Allenamento indoor per ultracycling? L’esperienza di Omar Di Felice
1 Marzo 2017
Quando si parla di “indoor training” molti lo associano all’inverno e a condizioni climatiche sfavorevoli.
Nel mio caso, considerando l’attività (ultracycling, ciclismo estremo) che pratico e che mi porta, il più delle volte, a sfidare freddo neve e condizioni avverse, si tenderebbe a considerare l’indoor training come una componente marginale se non addirittura inutile dei miei allenamenti.
In realtà considero l’indoor training come una parte fondamentale se non imprescindibile anche laddove sono spesso portato a uscire in bicicletta con qualunque condizione climatica.
L’indoor training, pertanto, non è solamente una valida alternativa nei giorni in cui la strada risulta impraticabile, ma un complemento al mio allenamento su strada.
Solitamente mi alleno in modalità indoor un paio di volte a settimana, eseguendo lavori specifici che non sarei in grado di fare all’aperto, nonché integrando esercizi con pedivelle mobili (le famose Powercranks) che, se eseguiti su strada, non solo non avrebbero la stessa efficacia ma risulterebbero anche pericolosi da svolgere.
Una delle componenti più importanti dell’indoor training nella mia attività è la possibilità di associarlo molto velocemente ad esercizi “a secco” e come momento in cui velocizzare il lavoro di preparazione atletica che solitamente svolgo con esercizi di core training, stretching e preparazione fisica giù dalla bici.
Aver adottato il sistema MagneticDays mi consente di ottimizzare l’allenamento indoor andando a pianificare preventivamente tutti i miei allenamenti attraverso specifiche tabelle da impostare automaticamente tramite il software proprietario che si preoccuperà di regolare la resistenza magnetica durante l’allenamento lasciando a me l’unica incombenza di pedalare.
Questo è senz’altro uno dei punti di forza del sistema che ho deciso di sposare per la mia attività