Allenamento Autocalibrante sui rulli per bici MagneticDays: i consigli di Coach Simone Buracchi
30 Ottobre 2018L’allenamento autocalibrante sui rulli per bici è una tipologia di lavoro studiata da MagneticDays in collaborazione con l’Università di Verona che può essere utilizzata come “linea guida” senza il supporto del Coach MD, come nel caso della metodologia HTT (High Tech Training) che, ad oggi, rappresenta la massima personalizzazione scientifica possibile di un allenamento svolto su qualsiasi tipo di rulli per bici attualmente in commercio. Nello specifico, l’allenamento autocalibrante rappresenta una serie di protocolli studiati per consentire all’utente/atleta di poter effettuare un buon allenamento quando vengono a mancare le condizioni ottimali per farlo. Ecco cosa ci ha detto Simone Buracchi, responsabile dell’area tecnica MD.
Allenamento Autocalibrante MD: perché e quando utilizzarlo
L’allenamento autocalibrante è la cosa più efficace che si possa fare – se lo si esegue bene – senza la presenza dell’allenatore. Normalmente, quando si fa un test incrementale, il Coach MD osserva il grafico risultante ed individua con precisione il valore della frequenza di soglia, con l’obiettivo di impostare il primo ciclo di allenamenti su misura. Nel caso dell’autocalibrante, non potendo il Coach verificare personalmente quanto fatto dall’utente/atleta, entra in gioco il protocollo che abbiamo studiato insieme all’Università di Verona. Siamo andati a valutare i singoli test incrementali osservando dove si ponesse mediamente la soglia rispetto all’ultimo step effettuato in funzione del protocollo utilizzato. Nel caso del protocollo 1:6 (1 watt ogni 6 secondi) la soglia ricadeva mediamente intorno all’82% – 80% dell’ultimo step di lavoro portato a termine, mentre nel protocollo 1:3 (1 watt ogni 3 secondi) la soglia ricadeva mediamente intorno al 76% – 74% dell’ultimo step di lavoro portato a termine.
L’unico aspetto “scientifico” preso in considerazione per la stesura del protocollo autocalibrante (ovvero il dato più vicino possibile alla realtà), è quello di capire quanto, a livello statistico, la soglia si ponga rispetto al tipo di protocollo utilizzato senza essere in presenza di un Coach. Questa tipologia di allenamenti, eseguiti con questo criterio e specifici per le modalità richieste, vengono utilizzati per valutare la condizione dell’utente/atleta in un preciso momento. Mentre un nostro classico test incrementale si esegue dopo 25/30 minuti dall’aver eseguito un adeguato riscaldamento prima e qualche esercizio poi, l’autocalibrante si esegue all’inizio dell’allenamento (protocollo 1:3, 1 watt ogni 3 secondi) appena dopo una piccola fase di riscaldamento. Come sempre mi piace ricordare, dietro le infinite possibilità offerte dal Sistema di allenamento indoor JARVIS c’è sempre e comunque una conoscenza. Lo strumento può fare tutto, e fa tutto quello che l’allenatore gli dice di fare. Partendo da questo concetto, strutturiamo l’autocalibrante dicendo allo strumento, una volta che l’utente/atleta termina il test, di analizzare l’ultimo step di lavoro portato a termine sottraendo un valore X stimato in precedenza. Ecco che la seconda parte dell’esercizio è strutturata in automatico sulla base di quei valori che sono calcolati in quel preciso momento. E’ chiaro che, per avere una maggiore precisione, è sempre consigliata la presenza del Coach MD. Così facendo però, riteniamo anche in questo modo di poter fornire sempre dati comunque precisi con l’obiettivo di fornire un test sempre idoneo nel momento preciso in cui viene utilizzato.
Come è strutturato un allenamento autocalibrante MD?
La prima parte dell’allenamento autocalibrante è costituita dal test incrementale (riscaldamento + protocollo 1:3). Questa tipologia di protocollo (1 watt ogni 3 secondi) dura meno rispetto al classico 1:6 e fa percepire all’utente/atleta più fatica ma per meno tempo. Il test è certamente più breve in termini di durata ma con una forbice più ampia riguardo l’arrotondamento del dato. La seconda parte invece, è costituita dallo svolgimento dell’allenamento che lo strumento elabora al momento su valori estrapolati in base al test incrementale appena eseguito.
In quali casi è consigliato un allenamento autocalibrante sui rulli per bici MD?
Normalmente lo consigliamo ogni volta che, nel giorno in cui si decide di effettuarlo, ci siano situazioni che esulino dalla normale condizione psicofisica. Se per esempio ci si sente particolarmente affaticati e un particolare allenamento assegnato dal Coach MD (che ci reputa in condizioni adatte a svolgerlo) richiede qualche sforzo in più (a causa della stanchezza o di un momento di forma non particolarmente brillante), è allora che entra in gioco l’allenamento autocalibrante con l’obiettivo di fornire anche una valutazione sullo stato di forma dell’utente/atleta in quel momento. Sentitevi liberi di fare un allenamento di questo tipo ogni volta che avvertite che la vostra condizione è diversa dalla routine. Si tratta di un allenamento comunque efficace, considerando sempre però che la visione diretta del valore di soglia è sempre meglio di una visione stimata.