Preparazione invernale ciclismo: allenamento indoor con MagneticDays per la giovane trentina Barbara Malcotti!
12 Febbraio 2019La preparazione invernale al ciclismo entra nel vivo anche nel panorama femminile italiano, realtà forse tra le più in crescita nel mondo delle due ruote. E la diciottenne trentina Barbara Malcotti, portacolori della VALCAR Cylence, ne è una delle attuali protagoniste. Il suo finale di stagione è stato agrodolce e si è svolto tutto in pochi giorni lo scorso settembre. Prima una beffarda volata nell’ultimo chilometro (con un 4° posto) della prova juniores dei Campionati del Mondo di ciclismo femminile ad Innsbruck, dopo esser distinta fra le migliori in salita su un percorso difficile caratterizzato dalle ascese di Gnadenwald e Igls. Poi la vittoria, qualche giorno dopo, della 5a edizione della Monza-Ghisallo (classica per donne juniores), dove è riuscita a sfruttare al meglio l’ottima condizione di forma staccando le avversarie in vista del traguardo. Da qualche mese Barbara Malcotti ha cominciato ad effettuare un programma di allenamento indoor con MagneticDays; per l’azienda aretina un’occasione di puntare sui giovani e per l’atleta trentina un’opportunità di testare concretamente la metodologia HTT. Abbiamo raggiunto telefonicamente Barbara per rivolgerle qualche domanda e conoscerla meglio dal punto di vista umano e sportivo. Ecco come è andata la nostra chiacchierata.
Ciao Barbara e grazie per questa chiacchierata. Il tuo rapporto con la bici è una questione di famiglia?
Ciao e grazie a voi. Certo! Fin da quando ero piccola ho sempre utilizzato la bicicletta per giocare nel giardino di casa. Mia madre mi ricorda spesso un episodio particolare che condivido con voi. Sono cresciuta nell’officina meccanica di mio padre, passando ore e ore ad osservarlo mentre lavorava con pacchi pignone, freni, raggi, cerchi e tutto quello con cui un meccanico di bici si trova ad avere a che fare per lavoro. Un giorno mi trovavo in cortile con la mia bici e ho finto di avere un problema meccanico, imitando mio padre e fingendo di essere io il meccanico. La passione per la meccanica l’ho portata con me negli anni, fino ad essere proprio io a curare personalmente il mio “mezzo” anche da questo punto di vista, a meno che non vi siano da fare lavori particolari. Quella stessa passione mi fa svegliare ogni mattina con una marcia in più, pensando all’allenamento che dovrò svolgere quel giorno o all’obiettivo che mi sono prefissata di raggiungere.
Qual è il tuo punto di vista sull’allenamento indoor nella preparazione invernale al ciclismo?
L’allenamento indoor ha sempre fatto parte della mia preparazione invernale al ciclismo, fin dalla categoria “Esordienti”. I miei allenatori mi facevano spesso svolgere diverse tipologie di allenamento sui rulli, ma devo ammettere che non sono mai stata piacevolmente affascinata da questo tipo di attività, perché la trovavo molto noiosa anche praticata con tempistiche ridotte. Già solo un’ora sui rulli diventava per me insostenibile. Per questo preferivo uscire su strada anche con temperature decisamente basse. Quest’anno però, finalmente, sono riuscita ad entrare in contatto con MagneticDays e, pensieri e aspettative su questa tipologia di allenamento, sono completamente cambiati. Quando mi alleno sul JARVIS, infatti, il tempo vola letteralmente. L’ora di allenamento che faccio passa molto velocemente e alla fine rimango ancora con la voglia di pedalare. Questo è un qualcosa che non avrei mai immaginato prima!
Qual è stato il tuo approccio con MagneticDays e la sua della filosofia di allenamento?
Approcciarmi con MagneticDays ha avuto due risvolti: da un lato mi sono trovata davanti quelli che sembravano dei semplici rulli per il ciclismo, dall’altro però volevo saperne di più e capire cosa ci fosse dietro la metodologia di allenamento HTT, un modo completamente nuovo e innovativo di concepire l’allenamento indoor che inizialmente facevo fatica a capire dal di fuori. Quando poi Simone Buracchi (Responsabile Area Tecnica MD) me l’ha presentata sotto tutti gli aspetti, l’ho trovata non solo interessante ma soprattutto molto sensata, dandomi un altro punto di osservazione che mi ha reso impaziente di cominciare ad allenarmi con questo strumento. Quando ho ricevuto il rullo mi sentivo come una bambina euforica il giorno di Natale, e ho voluto provarlo immediatamente. Già dopo il primo allenamento mi sono resa subito conto che questo rullo era qualcosa di nettamente diverso dai rulli per bici tradizionali. Mi trovavo davanti ad vero sistema di allenamento dove non avevo l’ossessione della tabella ma solo il piacere di pedalare, perché tutto il resto avveniva in automatico seguendo le indicazioni che il Coach aveva impostato per me. Dopo sole due settimane di programma di allenamento sui rulli MD, ho cominciato già a vedere i primi risultati e ne sono rimasta entusiasta. Tutte le volte che esco su strada dopo essermi allenata con JARVIS, percepisco nettamente una gamba “più piena” (come si dice in gergo ciclistico) e propensa a sostenere lo sforzo in modo migliore. Tra non molto avrò la possibilità di testare in gara il lavoro svolto in indoor fino ad ora, e avere i riscontri che cerco.
Il 2019 sarà il tuo primo anno come atleta Elite. Cosa ti aspetti?
L’obiettivo principale è sicuramente quello di fare esperienza, perché non sarà semplice adattarsi al passaggio di categoria. Mi auguro di poter di aiutare al meglio le mie compagne di squadra e contribuire insieme a qualche vittoria per il team. Se poi riuscirò a togliermi anche qualche piccola soddisfazione personale nelle gare UCI, sarà la ciliegina sulla torta.