La storia di MagneticDays affonda le radici in un piccolo borgo della Toscana: Foiano della Chiana, tra Sinalunga e Cortona. Noi di ORF abbiamo origini molo lontane dal settore sportivo, infatti siamo una delle più antiche aziende orafe aretine, fondata nel 1962 da Giuseppe, padre di Marco Sbragi, attuale titolare.

All’interno della nostra sede è sempre stato presente un reparto di meccanica che seguiva la produzione dei macchinari per la produzione orafa, un reparto che esige una meccanica di estrema precisione considerando il valore della materia prima con cui si lavora, dove niente va sprecato.

Proprio di questo reparto faceva parte un gruppo di amici e colleghi appassionati di meccanica e di volo, che dopo il lavoro si ritrovava in un garage per costruire un ultraleggero, per hobby, sorseggiando del Chianti e raccontandosi storie.

Dopo 14 anni, quegli amici hanno dato vita ad un aereo sperimentale costruito con materiali compositi ed elettronica avanzata. Dal garage della Silicon Valley aretina, SkyDream (così si chiama l’aereo, un Glasair III) ha pian piano preso forma, fino al primo volo.

Ed è in questo contesto che si svolge la nostra storia, quella di un rullo per bici altamente tecnologico, prestativo e rivoluzionario nel mondo dell’allenamento indoor, nato da.. un aereo.

Nel 2004, terminata l’impresa aeronautica, sull’onda della passione anche per il ciclismo (che in Toscana vede terra fertile), viene tirato fuori dal cilindro creativo il primo progetto sportivo: la pedivella “Easy Crank” che, attraverso un meccanismo di leveraggio ad alta precisione, trasmette più potenza a parità di frequenza di pedalata.

Ma la vera svolta arriva nel 2012 quando, su richiesta di un cliente, il nostro ramo societario sportivo realizza un rullo di nuova generazione per allenarsi indoor con la bici, che aveva come caratteristiche principali quelle di essere leggero e completamente silenzioso. Da quel momento MagneticDays ha cominciato a prendere realmente forma.

In quell’istante, infatti, abbiamo intravisto la possibilità di far diventare quel prototipo di rullo qualcos’altro, abbinando alla nostra precisione meccanica le enormi possibilità offerte dall’elettronica e dalle tecnologie digitali.

Complice anche l’inarrestabile processo evolutivo dell’informatica legata allo sport, il passo verso la rapida evoluzione del JARVIS è stato davvero breve. In pochissimo tempo, quello che era un prototipo di rullo, si è trasformato in un laboratorio scientifico dove poter sperimentare e migliorare la propria prestazione in bici e il proprio benessere fisico e mentale.