Jonathan Ciavattella testa tutte le potenzialità dell’allenamento sui rulli MD per la prossima stagione di triathlon
30 Novembre 2018Di recente abbiamo sottoposto il triatleta PRO e Caporal Maggiore Capo dell’Esercito Italiano Jonathan Ciavattella ad una serie di test, con l’obiettivo di monitorare i suoi miglioramenti in un breve arco di tempo. Per cercare di spiegare concretamente come il sistema di allenamento sui rulli in preparazione al triathlon possa soddisfare davvero le esigenze di tutti gli atleti, senza differenza tra amatori e professionisti, vi raccontiamo brevemente la carriera sportiva di Ciavattella.
Chi è Jonathan Ciavattella e come si è avvicinato all’allenamento sui rulli MD
Nato a Termoli (Campobasso), classe 1981, Jonathan Ciavattella – “El Ciavi” – inizia a farsi notare fin da piccolo rubando la scena nelle gare di nuoto e di podismo. A causa di un infortunio si avvicina al ciclismo, e da lì Jonathan capisce quanto potenziale possa essere espresso in uno sport come il triathlon, che diventerà l’avventura della sua vita. Diventa Campione Italiano nel 1999 vincendo il titolo tricolore nella categoria Allievi. Entra a far parte della Nazionale partecipando a tre Campionati del Mondo, quattro Europei e tante altre gare di Coppa del Mondo, fino alla vittoria del titolo a squadre nelle Olimpiadi Militari del 2008. E’ stato triatleta di riferimento per il Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito e, ad oggi, detiene il sesto miglior tempo italiano “all time” (di tutti i tempi) in una gara Ironman. Fortissimo nuotatore e ciclista, Jonathan è da qualche tempo Ambassador di MagneticDays, un incontro, quello con l’azienda toscana, nato subito da una bella intesa. Ciavatella infatti, coniuga la sua vita da triatleta professionista con quella di Caporal Maggiore Capo dell’Esercito nella caserma di Ascoli Piceno e l’allenamento indoor sui rulli ha sempre fatto parte della sua programmazione.
Il plus distintivo del sistema di allenamento sui rulli Jarvis
Trasformare dei semplici rulli per bici nel sistema di allenamento personalizzato che è oggi MagneticDays, ci ha fatto percorrere una strada non priva di difficoltà ma che al tempo stesso ci ha resi pionieri di una nuova filosofia, rendendoci responsabili e orgogliosi allo stesso tempo nei confronti di tutti coloro che si sono affidati (e si affidano) nelle nostre mani. Come spesso – e in maniera ironica – ci piace dire, nei tempi in cui tutti guidano macchine sportive noi abbiamo proposto un aereo. Il senso di questa frase non vuole in alcun modo avere un tono dispregiativo e va ben oltre quello che si può pensare a primo impatto. Avere a disposizione uno strumento dalle infinite possibilità come il JARVIS, ci permette infatti di poter sperimentare e, in un certo senso, anche “estremizzare”, alcuni concetti di natura tecnico/scientifica che con un altro prodotto sarebbero impossibili da sviluppare, comprendere, analizzare e adattare alle esigenze personali dell’utente/atleta.
La precisione scientifica in un sistema di allenamento diventa l’arma in più per preparasi al meglio nel triathlon
“Il nostro sistema di allenamento indoor sui rulli – dice Simone Buracchi, Area Tecnica MD – è in grado, come sapete, di allenare la potenza dell’atleta scindendo i Watt nelle sue due componenti principali, Velocità e Forza. Un aspetto fondamentale per determinare i valori fisici esatti prima di fornire un allenamento su misura, anche in uno sport come il triathlon.”
La metodologia HTT comincia dal test incrementale e si basa sul binomio costante valutazione/erogazione dei carichi allenanti. La prima valutazione che normalmente viene fatta eseguire all’atleta è un test incrementale A PEDALATE LIBERE. Cosa vuol dire? Che per noi è basilare conoscere i ritmi naturali, ovvero come l’atleta pedala nella realtà. Al test incrementale (basato su una progressione di 1 Watt ogni 6 secondi) si arriva dopo aver effettuato un periodo di riscaldamento. Questo primo test fornisce i dati iniziali (per noi basilari) per la scrittura di allenamenti personalizzati, proprio come un vestito di sartoria cucito addosso, e indicazioni precise su:
- Watt di soglia anaerobica dell’utente/atleta
- Caratteristiche atletiche/fisiologiche in base all’equilibrio naturale tra RPM e Newton
- RPM medi mantenuti dall’utente/atleta dal suo medio fino alla soglia
- Valore medio degli RPM tenuti nel fuori soglia
A confermare la bontà di questi primi dati, aggiungiamo sempre una seconda tipologia di test che rappresenta il risultato dell’attività di ricerca MagneticDays, e che fornisce valori sovrapponibili. Il test incrementale Joule (il nostro nuovo test Conconi sui rulli) realizzato sulla base di quello descritto poco fa, differisce dal nostro 1:6 per il tipo di lavoro, espresso in Joule (e da stabilire con il Coach MD), mantenuto costante durante tutta l’esecuzione del test. Sulla base di ciò, abbiamo scelto il valore di 2700 J come medio indicativo del lavoro in Joule (condizione in cui si trova la maggior parte degli utenti/atleti). Ogni step di lavoro prevede un incremento di 2 Watt.
ESEMPIO: a 150 Watt lo step dura 18 secondi, a 300 Watt lo step dura 9 secondi
Quello che rimane costante, dunque, è il lavoro (Joule), mentre il valore che si adatta per rendere costante i Joule è sempre il tempo. Più aumentano i Watt e meno tempo occorre per rimanere a quei Watt e bilanciare lo stesso risultato in Joule. Non potendo però far rimanere fissi i Watt (che devono comunque aumentare trattandosi di test incrementale) il parametro che dovrà cambiare sarà quello relativo al Tempo.
Il test incrementale Joule è un test variabile dove il sistema di allenamento sui rulli JARVIS gestisce tutto in autonomia aumentando gradualmente i Watt e permettendo al tempo di esposizione a quel Watt di diminuire proporzionalmente, per garantire sempre lo stesso lavoro in Joule. Nel test Joule, il lavoro svolto non cambierà nel tempo e gli step a wattaggio elevato saranno (in termini di tempo) meno esposti rispetto ai precedenti.
Jonathan Ciavattella: l’atleta ideale sul quale sperimentare test e protocolli di allenamento sui rulli
“Jonathan Ciavattella – dice Simone Buracchi – rappresenta la condizione ideale di lavoro perché possiede tutte le migliori caratteristiche per poter comprendere appieno le potenzialità offerte dal sistema di allenamento sui rulli MD: grande capacità di recupero e idoneità fisica e mentale ad essere sottoposto ad un alto numero di test in un breve lasso di tempo.”
Dopo aver analizzato i valori ottenuti nel test incrementale 1:6, abbiamo stabilito un protocollo di lavoro che iniziasse e si concludesse con un test Joule (in modo da poter comparare i valori di inizio e fine lavoro), con l’obiettivo di analizzare il miglioramento ottenuto dall’atleta nell’arco di un tempo di circa 15 giorni. Nello specifico:
Test Crono Newton Classic (18 km)
2 Test Crono Newton (serie di crono a Newton fisso)
1 Test Crono Newton (Newton a scelta libera)
1 Ciclo di 9 allenamenti HTT (6 + 3 plus)
1 Test a Newton decrescenti
1 Test a Newton crescenti
1 Test a Watt fissi
Test Joule
Il pensiero di Jonathan Ciavattella
“Da oggi – ha detto Jonathan Ciavattella – ho a disposizione un grandissimo strumento per l’allenamento sui rulli MD che mi permetterà finalmente di lavorare indoor con estrema qualità e prepararmi in maniera mirata alla mia prossima stagione di triathlon, permettendomi realmente di migliorare ed evolvermi. Questo aspetto è molto importante non solo per noi professionisti ma per i tantissimi amatori che vogliono migliorare il proprio rendimento in bicicletta. Il lavoro di MagneticDays sarà sicuramente il futuro del ciclismo, per questo, ho voluto fortemente essere l’atleta sul quale sperimentare un’ampia serie di test e protocolli di allenamento con l’obiettivo di validare la qualità di questo sistema di allenamento unico, dall’approccio scientifico e 100% Italiano!”