NATURAID SARDEGNA IMPOSSIBLE: l’avventura off road in MTB di Erwin e Francesca!
4 Luglio 2018L’isola della Sardegna ha due facce, quella delle acque limpide e cristalline e delle spiagge bianche, e quella più selvaggia coi boschi di lecci e quercie, le aspre salite e il vento che spesso non dà nemmeno un attimo di tregua. Una terra dove la natura regna ancora (e per fortuna) incontaminata e dove sono tutt’altro che rari gli incontrati con la fauna selvatica (cinghiali, mufloni, falchi). Ed è da Capoterra, in provincia di Cagliari, che il 26 maggio scorso alle 9:00 è partita la NATURAID SARDEGNA IMPOSSIBLE, una vera e propria “incursione off road in MTB nella natura incontaminata” (e in se stessi) abbandonando i ritmi di vita quotidiani per ritrovare quello spirito di adattamento che al giorno d’oggi, alle volte, viene a mancare. I nostri amici Erwin e Francesca non sono nuovi ad avventure di questo tipo. “E’ un po’ come fare una sana terapia di coppia – ci ha detto sorridendo Erwin – la fatica di pedalare viene compensata dalla gioia di condividere un percorso con la persona che si ama scoprendo luoghi incantevoli e mettendosi anche un po’ alla prova.”
NATURAID SARDEGNA IMPOSSIBLE: i numeri di un’impresa epica!
1100 km e 28500 m D+ (dislivello positivo) in completa autosufficienza. Viene fornita solo una traccia che si deve seguire per intero senza tagliare il percorso. Il tutto viene registrato attraverso lo SPOT, un satellitare di cui bisogna essere dotati. Non sono previsti Check Point o assistenza alcuna dall’organizzazione, quindi bisogna procurarsi cibo, acqua e ogni cosa che può servire durante il viaggio. Si dorme dove capita, con i sacchi a pelo, o sfruttando le strutture lungo il percorso, che è stato studiato meticolosamente dall’organizzatore Maurizio Doro (un pioniere di queste avventure) per essere impossible, il più duro d’Europa, con pochissimi tratti in asfalto e tante strade sterrate, sconnesse e sassose, in salita e in discesa, tratti oggettivamente non pedalabili sia per pendenza che per fondo a causa delle piogge torrenziali di quest’inverno che hanno devastato un territorio meraviglioso, peggiorando i tracciati e aumentando le difficoltà.
La fatica come terapia per riscoprire se stessi
“Abbiamo spinto la bici per centinaia di gradini – racconta Francesca – lungo piccoli sentieri a strapiombo sulla costa, abbiamo guadato fiumi e dormito in baracche nei boschi, provando tutto quello che avrebbe potuto rendere impossibile il percorso, ma lo abbiamo fatto insieme.”
“La parte interna della Sardegna – continua Erwin – è pochissimo abitata e la traccia che avevamo a disposizione ci faceva attraversare pochi centri abitati (alcune volte tra un paesino e l’altro c’erano anche 80 km), e questo ha reso l’organizzazione delle scorte alimentari di estrema importanza. Per farlo c’è voluta esperienza, forza fisica e soprattutto mentale. Dopo 10 giorni di viaggio ci siamo svegliati a Perdasdefagu (Nuoro), all’alba, dopo aver dormito sotto una tettoia di un distributore di benzina. Mancavano ancora 130 km per arrivare alla fine di questa bellissima avventura ma, considerando il percorso impervio e la stanchezza, abbiamo preferito valutare il da farsi strada facendo. Così, intorno alle 20, ci siamo imbattuti in un capanno della forestale e abbiamo deciso di riposare per l’ultima notte di Sardegna. E’ stato davvero bellissimo e penso sinceramente che la preparazione fatta con il MagneticDays grazie al Coach MD Alex Corsini, sia stata fondamentale per permetterci di affrontare un’impresa così impegnativa dal punto di vista fisico e mentale.”
NATURAID SARDEGNA IMPOSSIBLE: il pensiero del Coach MD Alex Corsini
“Quando Erwin e Francesca mi parlarono del loro progetto sportivo ne rimasi molto colpito. Sapevo che sarebbe stata una impresa difficile ma il loro entusiasmo andava sopra ogni cosa. Ovviamente, pianificare era la parola d’ordine da utilizzare. Occorrevano, fin dai primi allenamenti, una base solida (partendo dal loro stato di salute psicofisico) e una grande determinazione. Pianificare quindi era indispensabile. Insieme, abbiamo messo giù un programma che univa allenamenti specifici con il MagneticDays alle uscite off road in MTB, cercando di dare un equilibrio al tutto e considerando gli impegni lavorativi. Il mio ruolo di Coach MD è stato quello di monitorare costantemente la performance attraverso i test eseguiti durante gli allenamenti indoor.
Il sistema MagneticDays e’ stato l’asso nella manica di tutta la preparazione, perché mi ha dato la possibilità di modulare ogni allenamento eseguito da Erwin e Francesca. Ho dovuto fare più volte delle variazioni sugli allenamenti, perché mi ero reso conto che avevano leggermente anticipato i tempi e che quindi si sarebbero trovati a raggiungere l’apice della prestazione in un periodo lontano dalla partenza di questa grande impresa. Sono molto contento che siano riusciti a completare un’esperienza così difficile dal punto di vista fisico e mentale come la NATURAID SARDEGNA IMPOSSIBLE, e lo sarò sicuramente in futuro se dovessi seguirli ancora nella preparazione di un’altra bella avventura!”