Tecnologia, innovazione e ricerca sono alla base della filosofia di allenamento indoor MagneticDays fin dall’inizio di un cammino che ha trasformato dei semplici rulli per bici in sistema di allenamento performante. Ed è stata proprio questa visione, unita al desiderio di migliorare costantemente il nostro JARVIS, ad accompagnare la nascita di un nuovo protocollo di test incrementale sviluppato nei nostri laboratori di ricerca, il Multitest MagneticDays.
Multitest MagneticDays: di cosa si tratta
Il Multitest MagneticDays rappresenta l’ultima tipologia di test incrementale sviluppata da MagneticDays, e comprende i seguenti test:
✅ 1 incrementale rapporto 1:1 | test a velocità media
✅ 2 incrementali rapporto 8:1 (entrambi uguali, viene considerato il risultato migliore) | test a velocità sostenuta
✅ 1 incrementale 1:8 | test a velocità molto lenta
Quello che viene preso in considerazione per la nostra valutazione del Multitest MagneticDays, è l’ultimo valore in Watt raggiunto nell’ultimo step completato di ogni singolo test. Dopo l’esecuzione dei tre test, i relativi valori vengono riportati su un grafico da cui si ottiene una iperbole. Viene calcolato il rapporto tra il test più veloce (8:1) e quello più lento (1:8), e tra quello più veloce (8:1) e quello medio (1:1).
Più il rapporto è elevato e più le caratteristiche dell’atleta sono tendenti alla velocità. Al contrario, più il valore del rapporto è basso e più le caratteristiche dell’atleta saranno tendenti al “fondo”. Il Multitest MagneticDays, quindi, ha l’obiettivo di approfondire nel dettaglio alcune caratteristiche specifiche dell’atleta come velocità e resistenza.
Parafrasando questo concetto al podismo, è come se volessimo valutare il livello di performance di un podista analizzando i valori relativi alla sua corsa su diverse distanze come, per esempio, 200 mt, 1500 mt e 10000 mt, per capire le caratteristiche di velocità e resistenza. Il Multitest MagneticDays verrà inserito dai Coach MD nella programmazione degli allenamenti HTT.
Sarà l’ex ciclista professionista Alessandro Vanotti – per anni gregario di fiducia di Vincenzo Nibali nonché grande amico dello Squalo di Messina – a guidare insieme la seconda tappa dei Bike Academy Bike Channel, dal 25 al 28 aprile. Il gruppo, composto da amatori e appassionati, si immergerà in una full immersion dedicata al ciclismo nel suggestivo scenario del GALZIGNANO TERME SPA & GOLF RESORT immerso nei Colli Euganei (Padova). “Partecipare a delle vere e proprie scuole di ciclismo alla portata di tutti come i Bike Academy Bike Channel – ha detto l’ex pistard italiano Luca Salvadeo, ora nel team Bike Channel – è una grande opportunità per allenarsi con professionalità e divertimento, pedalando al fianco di grandi campioni di specialità che portano il loro contributo di competenze e consigli. Il tutto, in location d’eccezione nelle più belle regioni d’Italia!”
Il ricco programma dei Bike Academy Bike Channel – curato da professionisti del ciclismo nei minimi particolari – comprende workshop formativi teorici e pratici che puntano a migliorare la propria performance, in un ambiente fatto di sport e passione. La novità di quest’anno è la partecipazione fissa di MagneticDays ad ogni Bike Academy, con 5 postazioni fisse destinate a specifiche sessioni mattutine di test e allenamenti e pomeridiane di analisi dei dati, sotto lo direzione del Coach MD Luca Bianchini. Tutti i partecipanti hanno sempre la possibilità di provare dal vivo i rulli JARVIS – l’unico sistema di allenamento indoor dall’approccio scientifico ad oggi sul mercato che permette di eseguire allenamenti perfettamente calibrati sull’atleta in ogni momento – per conoscere e capire al meglio la filosofia di allenamento indoor MagneticDays.
“Dopo le feste di Pasqua – ha detto Alessandro Vanotti – continuerò la mia preparazione a Galzignano Terme con allenamenti su strada e sessioni specifiche sul nostro MagneticDays. Sarò la guida di un bellissimo gruppo e non vedo l’ora di essere lì con tutti i ragazzi per trasmettere loro la mia passione e un po’ della mia esperienza di ex professionista che, come tale, cerca sempre la qualità. Perché ci si può allenare bene e con criterio anche essendo semplici amatori, ed è questo quello che mi impegno a trasferire al gruppo che mi appresto a guidare insieme a Luca Salvadeo, non per andare oltre le proprie possibilità ma per trovare più piacere nell’allenamento e nella pratica del ciclismo in particolare, perché la qualità non ha tempo. Vi aspetto!”
Bike Academy Bike Channel | Le prossime date
- COLLI EUGANEI | GALZIGNANO TERME
25-28 Aprile 2019
GALZIGNANO TERME SPA & GOLF RESORT | Padova
- PUNTA ALA
19-22 Settembre 2019
GOLF HOTEL PUNTA ALA | Punta Ala, Grosseto
Bike Academy Bike Channel | Servizi offerti
- Pensione completa in camera doppia
- Sessioni di massaggio professionali
- Maglia tecnica personalizzata
- Assistenza meccanica durante i percorsi di allenamento
- Kit di benvenuto
- Rifornimenti
- Auto al seguito
Bike Academy Bike Channel | Come iscriversi
Sul sito di Bike Channel è online la procedura di iscrizione. Oppure è possibile inviare una e-mail a [email protected].
Entra nel vivo l’edizione 2019 del progetto di raccolta fondi a favore di bambini disabili RACE ACROSS LIMITS promosso da Sabrina Schillaci, l’architetto lombardo che, grazie allo sport e al triathlon in particolare, è riuscita a superare un momento di forte depressione latente. La RACE ACROSS LIMITS 2019 – che partirà sempre da Besana in Brianza a metà luglio – vuole sensibilizzare soprattutto le donne invitandole a non mollare, ad essere autonome, forti e capaci di rialzarsi dopo un ko e, al tempo stesso, continuare ad aiutare tutti quei bambini meno fortunati. Il primo obiettivo da raggiungere, dopo le prime 15 tappe, sarà la Cattedrale di Santiago de Compostela. Quest’anno però c’è una sfida in più: ripartire da Santiago, percorrere il Cammino Francese ed arrivare in Costa Azzurra, destinazione Nizza, coprendo ancora 12 tappe per un totale di oltre 4000 km percorsi e 45000 metri di dislivello.
Per arrivare all’appuntamento di luglio Sabrina Schillaci sta promuovendo da diversi mesi un altro appuntamento, la RACE ACROSS LIMITS ITALIA, da Besana in Brianza a Polignano a Mare, dalla Lombardia alla Puglia per far conoscere il progetto RACE ACROSS LIMITS, percorrendo itinerari che raccontano la storia del ciclismo. Dieci giorni, dieci tappe, dieci incontri per parlare di donne e solidarietà in compagnia di atleti, ciclisti ma anche persone comuni che vogliano contribuire all’iniziativa con una donazione. E poi c’è un’altra sfida, quella di partecipare al prestigioso evento di triathlon pugliese Cala Ponte Triweek, in compagnia di tutti quelli che la vorranno accompagnare in questa nuova ed avvincente avventura.
Da più di un anno ti alleni con MagneticDays, non solo nel periodo invernale. Com’è cambiata la tua condizione in bici e la tua concezione di allenamento indoor?
Un primo check delle mie condizioni fisiche l’ho fatto durante il camp a Lanzarote nei primi giorni di marzo di un anno fa dove, la presenza costante di vento forte e salite impegnative, hanno rappresentato un test molto valido per verificare un aumento della forza e della resistenza, che sono poi le qualità che mi occorreranno durante la prima edizione di RACE ACROSS LIMITS. Oggi affronto qualsiasi salita con molto più entusiasmo certa di riuscire ad arrivare in vetta.. e non è poco!
MagneticDays è diventato da subito parte integrante del mio allenamento indoor, permettendomi di svolgere qualsiasi lavoro specifico impossibile da replicare su strada, sia in estate che in inverno. Inoltre, MD rappresenta uno strumento molto valido anche per abituarsi alla fatica ed allenare così anche la mente oltre al fisico. A dire la verità mi diverto davvero tanto, e non li considero né dei rulli né tanto meno un ripiego, perché mi danno la possibilità non solo di fare allenamenti calibrati ma anche di ottimizzare il mio tempo e riuscire così ad eseguire più di un allenamento al giorno.
RACE ACROSS LIMITS ITALY è anche un invito alle donne a non mollare davanti alle difficoltà della vita. Come ti fa sentire poter essere di esempio per tutte quelle donne che fanno fatica nel proprio quotidiano, per tanti motivi, e che trovano forza nella pratica dello sport?
E’ un motivo d’orgoglio poter testimoniare che lo sport è in grado di fornirti gli strumenti necessari per affrontare la vita e gli ostacoli che ti pone sul tuo cammino. Forza, grinta, determinazione ma anche entusiasmo e positività. Il risultato della pratica sportiva non è limitata solo alla definizione muscolare o quanto meno, non è così determinante per la propria autostima quanto lo è per l’irrobustimento del carattere.
Le donne, a parer mio, posso beneficiare maggiormente di questa risposta perché dotate di maggiore sensibilità e predisposizione all’ascolto interiore, e sono in grado di amplificare i benefici della pratica sportiva e riuscire a trasferirli nella vita di tutti i giorni. Per questo motivo mi auguro che sempre più donne si avvicinino allo sport, a qualsiasi età decidano di farlo. Io ho cinquant’anni e non mi sono mai sentita così bene come adesso.
Per lungo tempo si è avuta la convinzione che le donne non fossero in grado di sottoporsi a carichi di allenamento impegnativi e che per loro fosse necessario più tempo per recuperare dallo sforzo. Come la metodologia HTT ha cambiato il tuo modo di allenarti e la percezione dello sforzo allenante?
Fortunatamente a questa cosa non ho mai creduto. Probabilmente una mia antenata era amazzone, anche se la mia statura non lo dimostra. A differenza degli uomini, siamo dotate di meno massa muscolare e quindi meno forza, ma abbiamo dalla nostra una maggiore tolleranza alla fatica e al dolore e questo ci permette di gestire carichi di allenamento importanti. Personalmente non sono del tutto convinta che la fatica non esista. Credo, invece, che possa diventare una compagna di viaggio. E come dice Haruki Murakami: “Proprio nello sforzo enorme e coraggioso di vincere la fatica riusciamo a provare, almeno per un istante, la sensazione autentica di vivere.”
La metodologia HTT ha reso molto più stimolanti i miei allenamenti, ogni volta è un qualcosa di nuovo ed inaspettato che vivo “al momento” e che poi ritrovo come sensazioni percepite su strada. Questa nuova filosofia di allenamento indoor è stata fondamentale per la buona riuscita della scorsa edizione di RACE ACROSS LIMITS e confido di ripetere (e magari migliorare) l’impresa di quest’anno.
In questa terza ed ultima parte dedicata all’ottimizzazione dei primi tre mesi di una stagione di triathlon distanza Ironman, il Coach MD Luca Bianchini ha illustrato le linee guida su come impostare una tabella di allenamento settimanale. “Nei vari libri di metodologia dell’allenamento – dice Coach Bianchini – si parla di cicli di allenamento. La prassi è quella di dividere questi cicli in base ai giorni della settimana e alla consuetudine dei mesi e delle settimane. Il lunedì indica l’inizio di un ciclo di allenamento e la domenica ne sancisce la fine. Per questioni di comodità e impegni settimanali (orari di lavoro, orari delle piscine, etc.) il programma di allenamento si articola su 7 giorni. Un micro-ciclo (normalmente assimilato ad una settimana di allenamento) è identificato come il ciclo più corto in cui vengono allenate tutte le capacità condizionali quali forza, velocità e resistenza.”
Da queste prime indicazioni, si intuisce che il numero minimo di allenamenti da sostenere per micro-ciclo siano 9. “Se vogliamo inserire anche 2 sessioni di preparazione fisica – continua Coach Bianchini – utili alla prevenzione degli infortuni e al miglioramento della prestazione, saliamo a 11 allenamenti. Per questioni di tempo, a volte, 11 allenamenti nell’arco di una settimana non possono essere eseguiti. In questo periodo, quindi, è utile eseguire anche gli allenamenti cosiddetti combinati, almeno 1 a ciclo, per un totale di 12 allenamenti.”
Vari autori insistono nell’utilizzare la settimana come riferimento, ma nessuno vieta di allungare questo tempo a 10 giorni. Coach Luca Bianchini, quindi, ha provato ad ipotizzare due modalità di micro-ciclo, il primo basato su 7 giorni, il secondo su 10. Eccoli nel dettaglio:
come si può notare, ogni giorno ha un allenamento ad alta intensità al suo interno. Seguire questo tipo di programma per tre mesi (per quanto si possano modulare i carichi) può portare ad un sovraccarico funzionale.
Allungando il ciclo a 10 giorni, però, si può dare più spazio ai recuperi e all’allenamento aerobico, base importante per gli sport di resistenza. Come detto in precedenza, questo tipo di programmazione a volte non può essere eseguita a causa dei molti impegni scanditi dai giorni della settimana. Oggi, però, le piscine sono aperte tutti i giorni della settimana, le strade per correre sono fruibili tutti i gironi, mentre per pedalare presentano qualche rischio in più. La programmazione su 7 o 10 giorni ha la necessità di essere adattata in base alle gare (che vengono fatte necessariamente il sabato o la domenica), quindi, Coach e atleta possono trovare, insieme, il giusto equilibrio.
Su una programmazione settimanale, con la gara domenicale, si può adattare la settimana in questo犀利士
modo:
Nel caso di una gara al 7° giorno di allenamento, la programmazione sarà la seguente:
Nel caso di una gara al 10° giorno di allenamento, la programmazione sarà la seguente:
“L’uso del sistema di allenamento JARVIS nel triathlon – conclude il Coach Luca Bianchini – permette di eseguire allenamenti specifici per ogni distanza. Dall’analisi del modello prestativo alla programmazione degli allenamenti, si compiono passi in avanti per ottimizzare gli allenamenti. Così come il continuo feedback tra atleta e allenatore rappresenta il connubio ideale per ottimizzare la prestazione. La collaborazione tra Coach MD, triathlon coach e atleta è la soluzione ottimale per organizzare tempi e modalità di allenamento per raggiungere l’obiettivo desiderato.”
Per capire meglio quanto l’allenamento indoor nel triathlon con MD sia funzionale all’ottimizzazione della performance, fate un salto sul nostro blog, oppure cliccate qui.
Nella prima parte di questo articolo abbiamo visto come l’allenamento indoor nel triathlon con MagneticDays possa essere impiegato con successo nella pianificazione dei primi tre mesi della stagione di un atleta Ironman. In questa seconda parte abbiamo coinvolto il Coach MD Luca Bianchini per capire e analizzare le varie fasi del lavoro di ottimizzazione della prestazione.
Organizzare il proprio tempo per ottimizzare la prestazione
Il tempo è uno dei fattori decisivi per ottimizzare la prestazione nel triathlon, in particolare quando si ha a che fare con una distanza Ironman. E se questo è vero per gli atleti professionisti, è ancor più vero per gli amatori, persone che fanno sport per passione cercando di ritagliarsi qualche ora all’interno di una giornata fatta di impegni personali, familiari e lavorativi. Ecco i fattori da considerare:
- Numero di giorni alla gara obiettivo | Ipotizzando una gara a fine giugno si avranno a disposizione 12 settimane circa di allenamento (90 giorni). Questa ipotesi è valida per qualsiasi gara si voglia svolgere, non necessariamente a fine giugno. Se la gara è a ottobre, basta traslare il mese di marzo a quello di luglio. Joe Friel scrive nei suoi libri che i tre mesi prima di una gara obiettivo sono i più importanti per avere una prestazione ottimale. Focalizzando gli allenamenti solo sulla parte ciclistica e relativa all’allenamento indoor personalizzato su MagneticDays (in base alla tipologia di gara scelta), ci si focalizzerà sul consolidamento della prestazione;
- Tempo a disposizione per l’allenamento | La vita di un atleta professionista è incentrata solo sugli allenamenti. La vita di un atleta amatore ha al suo interno anche il lavoro, la famiglia e le mille situazioni che la giornata presenta. La parte del ciclismo è sicuramente la parte che richiede più tempo per essere allenata, ma a volte non si dispone di questo tempo. Per questo una strategia di allenamento con MagneticDays sfrutta al meglio il tempo a disposizione. Un’ora (o poco più) dedicata completamente al miglioramento della prestazione senza farsi infastidire da semafori, buche, vento contro o altri ciclisti che vogliono fare la passeggiata anziché migliorare la prestazione. Un’ora senza distrazioni e completamente concentrati sull’obiettivo.
Una buona struttura fisica unita ad una corretta pianificazione permette all’atleta di gestire meglio i carichi di lavoro
Per ottimizzare la prestazione nel triathlon è necessario che l’atleta riesca a gestire bene i carichi di lavoro giornalieri per allenarsi al massimo delle proprie possibilità scongiurando il rischio di infortuni. Per questo, i fattori da considerare in questo caso sono:
- Capacità di carico dell’atleta | Ogni atleta, in base al suo trascorso, può sostenere dei carichi di lavoro. Se si esagera con questi carichi in breve ci si troverà ad essere stanchi. Attraverso i feedback che l’atleta fornisce all’allenatore è possibile capire quale sia la capacità di carico. L’analisi dell’allenamento, eseguito da parte del coach, permette di capire se l’atleta ha ancora capacità di mantenere i carichi oppure se è necessario ridurli. Questo punto è strettamente collegato al seguente;
- Alternanza tra giornate di allenamenti ad alta intensità e bassa intensità | In un programma di allenamento ben fatto è necessario inserire anche dei momenti di riposo. Paradossalmente, non si migliorano le prestazioni quando ci si allena ma quando si recupera (quando cioè avvengono i processi di riparazione stimolati dall’allenamento). Non rispettando questo semplice principio, si rischia di andare in affaticamento cronico (inizialmente) fino ad arrivare ad un vero e proprio sovrallenamento (se si persevera nel proseguire). Spesso si considerano gli allenamenti a bassa intensità poco utili per il miglioramento prestativo ma, in realtà, in uno sport di lunga durata come il triathlon, sono quelli che creano le basi per sopportare il tempo necessario alla durata della gara. Dall’ora di una gara di sprint alle oltre 9 ore di un Ironman, gli allenamenti a media bassa intensità sono importanti quanto quelli ad alta intensità.
Ottimizzare allenamento e prestazione nel triathlon con MagneticDays, divertendosi
Saper ottimizzare al meglio l’allenamento passa anche dalla capacità di divertirsi quando ci si allena. Immaginate cosa potrebbe rappresentare allenarsi per un triathlon distanza Ironman e farlo controvoglia. Sarebbe solo una perdita di tempo, considerando anche il livello di impegno fisico e mentale che bisogna mettere in gioco ogni giorno. Per questo è importante che allenatore e atleta siano in perfetta sintonia, e che vengano rispettate le seguenti condizioni:
- Inserimento degli allenamenti combinati (generalmente ciclismo-corsa) | Spesso si sottovalutano questi allenamenti perché richiedono tempo e organizzazione. Generalmente si propone l’allenamento combinato ciclismo-corsa perché, una volta terminata la parte di ciclismo, basta infilare le scarpe da corsa e iniziare a correre. Il passaggio da ciclismo a corsa è quello più impegnativo in termini muscolari. Scendere dalla bici dopo 40 minuti o 6 ore e poi correre è uno sforzo che deve essere necessariamente allenato. Ma anche passare dalla posizione sdraiata (nel nuoto) a quella eretta (corsa per arrivare in zona cambio) è una cosa che deve essere allenata. Portare con se MagneticDays a bordo vasca (chiedendo preventivamente l’autorizzazione all’assistente bagnante), non solo trasforma l’allenamento indoor in uno outdoor, ma rappresenta una soluzione ottimale per eseguire i combinati nuoto-ciclismo. La batteria del Jarvis garantisce di avere sicurezza sul bordo vasca. Utilizzare la propria bici permette di avere gli adattamenti biomeccanici sul proprio mezzo. Inserire anche la parte in cui ci si toglie la muta e si compiono le azioni di cambio, permette di specificare ancora di più la T1. Utilizzare l’App MD WiFi sul telefono o tablet permette di eseguire un allenamento specifico in base al modello prestativo della gara obiettivo. Simulare la T2 permette di rendere ancora più stimolante l’allenamento;
- Interpretazione del modello prestativo della gara | Le frazioni di nuoto e corsa nelle varie gare di triathlon hanno poche variabili, dipendenti dal percorso. La frazione ciclistica ha molte più variabili. Dallo sprint all’Ironman, da una gara su strada a una off-road, le variabili sono molteplici. Analizzare il modello prestativo permette di ottimizzare gli allenamenti specifici. Le potenzialità di compilazione degli allenamenti in base al modello prestativo permettono di rendere sempre più specifico l’allenamento. In rete molti atleti caricano il profilo altimetrico dei segmenti o dell’intera frazione ciclistica delle loro gare. Sfruttando questa caratteristica, allenarsi sui rulli diventa, con MagneticDays, ben più di una simulazione, provando quelle sensazioni che poi si proveranno in gara;
- Ottimizzare la disciplina carente | Coloro che si avvicinano al triathlon normalmente provengono da una della tre discipline. Per un motivo o per l’altro capita che una o due delle tre discipline siano più carenti delle altre. Per chi proviene dal nuoto, la corsa sarà un ostacolo. Per un podista, normalmente l’ostacolo è il nuoto. Il ciclismo è la disciplina che più facilmente può essere allenata dal punto di vista metabolico. L’aspetto tecnico sul mezzo è garantito dal biomeccanico, la tecnica di guida può essere appresa. La parte metabolica può essere allenata facilmente (avendo tempo a disposizione). La sicurezza di poter eseguire un allenamento personalizzato su MagneticDays, comodamente a casa propria, permette di migliorare le prestazioni senza i pericoli della strada.
Nel terzo ed ultimo articolo dedicato, scopriremo come ottimizzare la performance nell’allenamento del triathlon distanza Ironman. Se invece ti sei perso la prima parte, non preoccuparti! Ecco come la tecnologia MD può essere impiegata con successo nella pianificazione dei primi tre mesi della stagione di un atleta Ironman.
La stagione agonistica 2019 del Firenze Triathlon è cominciata con una grande novità. Alla guida del team fiorentino è arrivato Coach Eduardo Espuna, già allenatore di Marta Bernardi, Ambassador MagneticDays. Coach Espuna ha preso in mano sia le redini del settore giovanile che di quello Elite | Age Group.
“Sono molto felice di essere stato nominato Direttore Tecnico del Firenze Triathlon – ha detto Coach Espuna – perché rappresenta un ulteriore step nella mia carriera dal momento che seguo già individualmente tanti atleti tra cui Marta Bernardi e Chiara Ingletto, che utilizzano regolarmente MagneticDays nel loro allenamento indoor per il triathlon. Nel settore giovanile che mi è stato affidato, abbiamo già ottenuto 2 vittorie e 2 podi nelle prime gare di questo 2019, e abbiamo anche qualche atleta di interesse nazionale. Le sfide non mancano di certo a Firenze! Questo nuovo incarico – continua Eduardo Espuna – si aggiunge alla mia collaborazione tecnica con la Training Lab Firenze (centro specializzato dove eseguiamo test di valutazione e allenamento funzionale specifico per il triathlon, nuoto, ciclismo e running) e ai training camp che organizzo in Italia e alle Canarie, tutte attività che mi gratificano molto. Inoltre, ho cominciato a lavorare a stretto contatto anche con Pier Alberto Buccoliero, Ambassador MagneticDays, un ragazzo molto forte e determinato ed un atleta dalle qualità fisiche impressionanti. Per me Piero è uno stimolo molto importante, perché se da un lato rappresenta la mia prima esperienza nel paratriathlon, dall’altro è una sfida che mi affascina molto per il fatto di poter imparare tante cose da lui. Al momento i suoi allenamenti si svolgono quasi esclusivamente con il JARVIS MagneticDays, ma abbiamo inserito anche un programma di potenziamento specifico da svolgere in palestra.”
“Nell’ambito triathlon – ha detto Buccoliero – sarò seguito da Coach Eduardo Espuna e, visto l’imminente inizio delle gare, ci stiamo dando molto da fare. Inizialmente abbiamo fatto qualche test, poi mi ha voluto vedere in bici e in carrozzina (corsa), per capire bene la situazione e dove poter lavorare per migliorare. È una sfida che lo stimola molto e, ad essere sinceri, stimola anche a me avere l’opportunità di poter lavorare con persone molto preparate perché da un lato mi rassicura e dall’altro mi dà anche la possibilità di migliorare. Al momento mi trovo a Lake Placid, in America, per i Mondiali di bob, sempre con il mio inseparabile JARVIS, dove rimarrò fino a fine marzo. I primi di aprile invece, disputerò le prime gare crono ed in linea in handbike a Marina di Massa. Per il primo triathlon invece, toccherà aspettare la fine aprile con un Super Sprint a Milano.”
L’allenamento indoor nel triathlon, in particolare quello su distanza Ironman, è sempre più presente nella vita degli atleti, amatori e professionisti. Se prima “l’allenamento sui rulli” era considerato un plus per pochi, oggi sta diventando parte integrante di una strategia di allenamento mirata all’ottimizzazione della performance. Uno strumento polivalente come MagneticDays permette a qualsiasi allenatore (e atleta) di inserire sessioni specifiche di ciclismo indoor di qualità all’interno di una programmazione settimanale.
L’uso del MagneticDays nell’allenamento indoor settimanale: quando e perché.
I primi tre mesi di ogni nuova stagione di triathlon sono tra i più importanti per un atleta, amatore e non, perché servono come primo test di tutto il lavoro effettuato nel periodo invernale. Serve continuità nelle gare, per trovare il giusto ritmo, e negli allenamenti, che mano a mano si perfezionano e si incastrano tra loro con l’obiettivo di migliorare le risposte fisiologiche di volta in volta. In qualsiasi gara di triathlon, in particolare su distanza Ironman, la frazione ciclistica rappresenta una parte importante, sicuramente la frazione con la durata più lunga, ed è bene dunque allenarla al meglio senza però caricare il fisico con allenamenti estenuanti che, nel lungo periodo, possono solo peggiorare il rendimento.
“Il test di valutazione funzionale con il JARVIS – dice il Coach MD Luca Bianchini – ha una doppia funzione in questo senso. Serve sia da verifica del lavoro fatto in inverno che come punto di partenza per preparare un set di allenamenti mirati all’ottimizzazione della condizione fisica in itinere, e quindi, della prestazione. In un primo momento vengono individuate la nuova soglia e le rispettive zone di allenamento, sia in termini di Watt che di frequenza cardiaca. Poi, le caratteristiche della frequenza di pedalata e la capacità fuori-soglia, per capire come si può intervenire per migliorare le prestazioni nei primi tre mesi della stagione quando l’atleta e il suo organismo cominciano ad abituarsi a un ritmo più costante di impegno fisico e mentale.”
I vantaggi di un allenamento personalizzato MagneticDays
Un programma di allenamento personalizzato deve necessariamente partire da una buona programmazione. Il concetto di fondo della metodologia HTT è quello di seguire il metodo polarizzato. Questo metodo di allenamento consiste nell’investire circa il 75-80% del volume di allenamento nella zona aerobica, il restante ad alta intensità. Considerate le circa 10 ore di allenamento per la parte ciclistica (ciclismo e triathlon) per un atleta amatore, circa 7-8 vengono eseguite nel fine settimana con le uscite lunghe. Le restanti 2 ore di allenamento dovrebbero essere eseguite ad alta intensità. Ecco che le due ore di allenamento ad alta intensità si possono trasportare su MD per eseguire gli allenamenti HTT e ottimizzare così il programma di allenamento indoor.
“Il concetto alla base di ogni allenamento – continua il Coach MD Luca Bianchini – è quello di aumentare e migliorare la prestazione che, nel caso del ciclismo, si traduce nella erogazione di watt a parità di frequenza cardiaca. Utilizzare il cuore come riferimento assoluto (carico interno) a volte può essere fuorviante. In caso di stanchezza il cuore fatica a salire e modularsi in base ai watt erogati, mentre i watt (carico esterno) sono sempre gli stessi e non prendono in considerazione lo stato fisico dell’atleta. Con MD il cuore è un sistema di controllo dello stato interno a seguito di un carico esterno che il coach riesce a verificare insieme ai feedback dell’atleta. Aumentare i watt in soglia non è sufficiente per una prestazione eccellente. Teoricamente la soglia è la potenza che possiamo mantenere per circa 60 minuti, ma non tutti riescono a farlo. I motivi sono svariati, il principale è perché quei watt non sono stati consolidati.”
In questo periodo dell’anno (da marzo a giugno), quando la stagione di triathlon non è ancora iniziata, ci troviamo nel periodo ottimale per consolidare le prestazioni incrementate durante l’inverno. Le prime gare serviranno come test per capire se la programmazione ha avuto il suo effetto. Gli obiettivi di ogni atleta sono diversi. C’è chi vuole fare le gare per il piacere di farle, chi invece vuole raggiungere obiettivi importanti (dal podio al campionato italiano di sprint alla finale dell’Ironman delle Hawaii). Quello che accomuna tutti questi atleti nella varietà degli obiettivi è quello di rendere al meglio durante la prestazione. Il miglior allenamento per una gara è la gara stessa, ma non possiamo gareggiare tutte le settimane se puntiamo ad avere una prestazione ottimale in tutte le gare. Inoltre, in una gara Ironman, la prestazione è al 100% e necessita di un programma ancora più mirato.
Se parliamo solo di una disciplina del triathlon (il ciclismo) fare la programmazione è abbastanza semplice, ma riuscire a modulare perfettamente le tre discipline è complesso perché ci sono delle accortezze di cui bisogna tenere conto:
- numero di giorni alla gara obiettivo
- tempo a disposizione per l’allenamento
- capacità di carico dell’atleta
- alternanza tra giornate di allenamenti ad alta intensità e bassa intensità
- inserimento degli allenamenti combinati (generalmente ciclismo-corsa)
- interpretazione del modello prestativo della gara
- ottimizzare la disciplina carente
Questi sono solo alcuni punti che un coach deve tenere a mente per ottimizzare la programmazione annuale, in particolare nei primi 3 mesi. Nella seconda parte di questo articolo andremo ad analizzare come si riesca ad ottimizzare la prestazione nel triathlon.
Il ciclismo indoor necessita di una strategia di allenamento personalizzata che tenga conto di tanti fattori. Lo sa bene Fabrizio Bielli, Vice Capo Missione presso l’Ambasciata d’Italia a Tashkent (capitale dell’Uzbekistan) e una vita spesa nell’attività diplomatica per il nostro Paese, che ha scelto proprio MagneticDays per migliorare la qualità del suo allenamento sui rulli in un territorio, quello uzbeko, che presenta condizioni atmosferiche – in alcuni periodi dell’anno – non proprio favorevoli all’uso della bicicletta su strada. Assenza totale di iodio, freddo continentale (a seconda delle stagioni) e le molte ore da dedicare al lavoro, non permettono a Fabrizio di dedicare spazi sufficienti all’allenamento su strada con una certa continuità.
“La città di Tashkent – racconta Fabrizio – ha origini molto antiche che risalgono al III secolo a.C.; abitata inizialmente dagli antichi Saki in un’area che si trovava sulla via della seta e racchiudeva la presenza di numerose etnie presenti a quel tempo (Sogdiani, Cinesi, Persiani), fu conquistata prima nel VII secolo d.C. dal Califfato arabo e successivamente fu annessa all’impero mongolo di Genghis Khan. Tashkent dunque, è un vero incrocio di culture islamiche e laiche, alimentate anche dalla presenza russa dalla seconda metà del 1800 ad oggi. Notevoli sono le testimonianze ed i luoghi che ricordano questo brillante passato, seppure alcuni siti e luoghi di interesse storico hanno subito danni a causa del violento terremoto che distrusse più di 60 anni fa una parte della città. Oggi Tashkent ha la tipica fisionomia di una città dell’Europa orientale ed è considerata, a ragione, tra le città più vivibili, e in forte crescita, dell’intero panorama centro asiatico.
Il lavoro di diplomatico mi ha portato a viaggiare molto, specie nei Paesi orientali, ma ho sempre portato con me la grande passione per la bici che mi accompagna fin dalla adolescenza quando, pur togliendomi da subito tante soddisfazioni in molte gare (arrivando fino ai dilettanti), mi sono reso conto che potevo essere forse un discreto gregario ma non di più. Negli anni ho continuato a coltivare questa passione in giro per il mondo dove il lavoro mi ha condotto a rappresentare il nostro bel Paese: Arabia Saudita – dove per due anni ho vinto il campionato riservato ai ciclisti amatori – Cina, Nigeria e oggi Uzbekistan, dove lavoro presso l’Ambasciata Italiana.”
Cambiare strategia di allenamento per massimizzare l’impegno
Il concetto di allenamento sui rulli che avevo – continua il Vice Capo Missione Bielli – è radicalmente cambiato. Come molti amatori, ho sempre creduto che allenarsi in maniera estenuante (anche in condizioni climatiche poco favorevoli) potesse avere un senso. Prestanza fisica, gioventù e un pizzico di incoscienza, sono stati gli ingredienti dei miei primi anni da amatore. Tante belle soddisfazioni certamente, e bei ricordi, ma anche delusioni a fronte di allenamenti estenuanti che portavano a poco. Da lì il desiderio di saperne di più, cambiare strategia di allenamento e cercare di massimizzare al meglio i miei sforzi senza commettere più gli errori del passato, consapevole di dover conciliare fattori come lavoro, impegni familiari e tempo, quest’ultimo sempre meno a disposizione.
MagneticDays in Uzbekistan: un allenamento indoor senza confini
L’allenamento indoor è senza confini con MagneticDays. Con il plus di poter essere seguiti step by step da un Coach MD, in ogni momento e in qualsiasi luogo ci si trovi, il nostro sistema di allenamento può davvero essere utilizzato in tutto il mondo e in qualsiasi condizione, proprio come quella che Fabrizio si è trovato ad affrontare: “All’età di 53 anni (non più un ragazzino) ho avuto la fortuna di conoscere il sistema di allenamento indoor MagneticDays che mi ha conquistato fin da subito per alcuni aspetti fondamentali: l’estrema accuratezza e precisione e la straordinaria facilità con la quale mi permette di massimizzare al meglio ogni allenamento, ottimizzando al massimo il poco tempo a disposizione che ho per gli allenamenti. Qualche anno fa non avrei mai pensato che si potesse praticare ciclismo indoor di qualità anche a migliaia di chilometri di distanza da casa e con una semplice app installata sul proprio tablet o smartphone. Oggi il mio concetto di allenamento è totalmente cambiato. Occorre fare più qualità rispetto alla quantità, per evitare sia gli infortuni (che prima o poi ti presentano il conto se non stai attento) sia di rimanere sempre allo stesso livello, pur essendo convinti di essere sulla strada giusta. L’allenamento sui rulli è diventato oggi un qualcosa di indispensabile vista la mia situazione lavorativa ma è anche e soprattutto un piacere fisico e mentale, perché posso allenarmi in maniera più specifica e produttiva, e colmare quel gap che non mi ha ancora permesso, negli ultimi anni, di poter vincere una gara tra gli amatori. Gli allenamenti che il Coach MD Luca Castellone prepara su misura per me sono divertenti, stimolanti e sempre diversi. Ogni settimana percepisco nettamente i miglioramenti sotto tutti i punti di vista e la mia condizione sta crescendo sempre di più. Non vedo l’ora di tornare in Italia per poter gareggiare su strada – probabilmente nel mese di Aprile – e mettermi alla prova concretamente.”
Si chiama Sanremo Training Camps: pacchetti di tre o sette giorni di allenamenti, divertimento, piacere e relax sotto al sole della Liguria, 365 giorni l’anno. Triathlon, Mountain Biking e Bici da strada sono gli sport principali sui quali si è focalizzato lo staff altamente competente dell’Anthurium Bike Hotel di Santo Stefano al Mare (Imperia) diretto da Andrea Lanteri, Ex Campione Italiano di nuoto e ora Direttore della struttura a 4 stelle a pochi chilometri da Sanremo. Proprio lo scorso weekend, il Bike Hotel più rinomato della Riviera dei Fiori ha ospitato uno degli appuntamenti dedicati ai triatleti, il DegaClinic, con la collaborazione del triatleta professionista Alessandro Degasperi, due volte vincitore dell’Ironman Lanzarote e Ambassador MagneticDays.
“La posizione strategica dell’Anthurium Bike Hotel – ha detto Andrea Lanteri – fa della nostra struttura un punto di riferimento privilegiato per tutti gli sportivi, italiani e stranieri, che vogliono trascorrere qualche giorno di vacanza allenandosi sulle strade della Milano Sanremo o pedalare i migliori itinerari della nostra regione. Inoltre è possibile accedere direttamente alla Pista Ciclopedonale del Ponente Ligure, 24 chilometri da San Lorenzo al Mare ad Ospedaletti, dove si può correre, passeggiare e pedalare godendo di una vista mozzafiato.”
Diversi sono i brand di alto livello che hanno scelto l’Anthurium Bike Hotel come sede permanente per effettuare dei test prodotto durante i tanti appuntamenti del Sanremo Training Camps dedicati a triatleti, mtbikers e ciclisti. Tra questi anche MagneticDays, con una postazione fissa tutto l’anno a disposizione degli ospiti che vogliono provare il nostro sistema di allenamento e capirne tutte le sfumature. “Avere a nostra disposizione uno strumento innovativo, dedicato all’allenamento indoor, come JARVIS – ha poi aggiunto il Direttore Lanteri – contribuisce ad ampliare la nostra già ricca e specifica offerta per tutti i nostri clienti, in particolare gli stranieri, che trovano in questa proposta le migliori condizioni per trascorrere un’esperienza indimenticabile sotto tutti i punti di vista.”
“MagneticDays – sottolinea il brand toscano in una nota – va ad affiancare partner importanti come AquaSphere, Polar, Enervit, Hoka One One, Compex, Dorelan, per citarne alcuni, con un prodotto d’eccellenza che parla la stessa lingua di triatleti, mtbikers e ciclisti.”