Perché rinunciare agli allenamenti indoor, anche solo per pochi giorni quando è necessario un intervento di assistenza?
È per questo che nasce un nuovo servizio per tutti i clienti MagneticDays: il Courtesy JARVIS.
Se il tuo smart trainer ha necessità di un intervento di qualsiasi natura da parte del Service MD, per una revisione con ricalibratura periodica o per un intervento di riparazione, mettiamo a disposizione su richiesta preventiva un JARVIS sostitutivo ad un prezzo vantaggioso e conveniente.
Tutti i nostri interventi di assistenza con necessità di rientro in officina del prodotto, si svolgono in tempi molto brevi (salvo rare riparazioni di grossa entità), impiegando in media tra i 5 e i 7 giorni lavorativi tenendo conto dei tempi di ritiro del prodotto e spedizione al cliente.
Nel caso in cui il cliente necessiti della macchina per continuare il suo programma di allenamento senza saltare alcuna sessione, sarà possibile richiedere e ricevere un rullo di cortesia da utilizzare per la durata dell’intervento di assistenza. Al momento della partenza dalle nostre officine del JARVIS del cliente riparato, verrà fatta al corriere richiesta di ritiro del JARVIS sostitutivo.
Courtesy JARVIS | Costo del servizio
Il costo del noleggio del trainer di cortesia è di 120,00€.
L’importo è comprensivo delle spese di spedizione e ritiro del trainer sostitutivo.
La tariffa riportata si intende IVA inclusa.
Customer Service MagneticDays
Come i nostri clienti già sanno, ci impegniamo sempre al massimo per trovare risposta alle domande che ci vengono poste, ed offrire un servizio di assistenza rapido e che sia il migliore e il più competente possibile. Per rendere la risoluzione dei piccoli problemi o trovare risposta a molti interrogativi comuni dei nostri clienti, ricordiamo che restano sempre a disposizione i nostri sistemi online complementari all’assistenza:
- il nostro Help Center dove sono raccolti tantissimi strumenti creati appositamente per aiutare i nostri clienti nella risoluzione dei problemi hardware o software
- tutta la sezione Video Tutorial sulla nostra piattaforma MDVIDEO.TV
- il Forum MD dove trovare risposte, porre domande e metterti in contatto con altre persone che usano i prodotti MD
- il gruppo Facebook MagneticDays Club dove potersi confrontare con il resto della community scambiando opinioni e informazioni
Dal 10 gennaio 2022, con l’acquisto o il primo noleggio SMART RENT dei rulli per bici JARVIS o JARVIS Light, l’offerta del pacchetto di allenamento HTT associata cambierà nel numero e nella tipologia: da 12 a 14 nella formula “6 HTT + 8 Autogestiti” (valore commerciale: 150 €). I suddetti allenamenti, inoltre, potranno essere eseguiti solo 3 volte.
“Abbiamo voluto modificare il pack di allenamenti introduttivo al mondo MD – ha detto il CEO Marco Sbragi – per dare ancora più valore a quello che la nostra metodologia di allenamento personalizzato sui rulli rappresenta oggi: essere in grado di allenare qualsiasi tipologia di atleta di qualsiasi livello prestativo, mettendo a disposizione una varietà di allenamenti tutti da provare. Inoltre, i nuovi clienti MD hanno il vantaggio di poter contare anche su una cartella di free workouts disponibili di default dopo essersi iscritti al nostro sito e aver scaricato la App MD WiFi.”
La stagione dell’allenamento indoor sui rulli è ormai entrata nel vivo. Tra i diversi modi per entrare nel mondo dell’allenamento indoor personalizzato 100% Made in Tuscany, MagneticDays vuole offrire un’altra ghiotta opportunità a tutti gli indecisi e a coloro che sono ancora in cerca dei fatidici rulli per bici ad un prezzo accessibile. Per questo, abbiamo pensato ad una terza modalità di noleggio della durata di 1 MESE! Le condizioni? Le stesse del noleggio a 3 mesi con la sola differenza in termini di tempo (30 giorni), prezzo (200€) e numero di allenamenti personalizzati HTT (6 invece di 12).
“Questa nuova offerta commerciale non è limitata al periodo natalizio – ha sottolineato il CEO MD Marco Sbragi – ma va a completare la già ampia gamma di proposte commerciali di accesso al nostro sistema di allenamento indoor e alla metodologia HTT, perché continuiamo ad essere convinti che la qualità debba essere sempre alla portata di tutti.”
Ce l’hanno chiesto in molti durante questo periodo, così abbiamo deciso di approfondire – in modo semplice – i concetti di CAMBIO VIRTUALE e ROUTE, due ulteriori possibilità offerte da MagneticDays per diversificare l’allenamento indoor.
CAMBIO VIRTUALE: attraverso la App MD WiFi è possibile utilizzare i tasti +/- presenti sul display (oppure il tasto ottico) per selezionare il rapporto che si ritiene più idoneo ad affrontare il percorso. Al cambio virtuale si accede dal menù della App cliccando su My Account, dove è possibile modificare a proprio piacimento il numero dei denti della corona o dei pignoni virtuali. Il cambio virtuale può essere utilizzato con ZWIFT, nella Crono Newton di un allenamento HTT (se abilitato dal Coach MD) – dove avete la possibilità di modificare l’intensità dell’allenamento nell’ordine di 0,5 Newton come se aveste a disposizione ulteriori “corone” – e nella modalità ROUTE (percorso);
MODALITA’ ROUTE: sul JARVIS è possibile pedalare tutti quei percorsi importati direttamente nel proprio account MD come file .tcx o .gpx; a cosa serve questa funzione? Ecco un esempio. In basso è rappresentato il percorso dell’IRONMAN KLAGENFURT. Come può essere utilizzata questa traccia all’interno di un allenamento indoor con MagneticDays? Chiaramente non è pensabile svolgere 180 km (o altra lunghezza superiore ai 35) sui rulli per bici, quindi, ecco qualche suggerimento al riguardo dato dal nostro Coach Luca Bianchini:
- una ROUTE (intesa come percorso reale) può essere utilizzata, per esempio nel triathlon, a pezzettini di 30/40 km (1h / 1h30′) come simulazione T1 (nuoto + primi km in bici) o T2 (ultimi km in bici + corsa);
- si possono pedalare tratti singoli di una ROUTE con l’obiettivo di percepire le sensazioni muscolari del percorso;
- una ROUTE (o parte di essa) può essere utilizzata come allenamento di fondo lungo.
L’allenamento autocalibrante sui rulli è una tipologia di lavoro studiata da MagneticDays in collaborazione con l’Università di Verona che può essere utilizzata come “linea guida” senza il supporto del Coach MD. Per andare incontro alle esigenze di chi si allena per le lunghe distanze o semplicemente vuole avere più stimoli, MagneticDays ha creato una tipologia di allenamento indoor autocalibrante long per triathlon e ciclismo. Nello specifico, l’allenamento autocalibrante rappresenta una serie di protocolli studiati per consentire all’utente/atleta di poter effettuare un buon allenamento quando vengono a mancare le condizioni ottimali per farlo. L’allenamento autocalibrante long segue lo stesso principio di quello classico (della durata di 1h), ed ha una durata che varia dai 90 ai 120 minuti.
Allenamento Autocalibrante: perché e quando utilizzarlo. I consigli di Simone Buracchi (Area Tecnica MD)
L’allenamento autocalibrante è la cosa più efficace che si possa fare – se lo si esegue bene – senza la presenza dell’allenatore. Normalmente, quando si fa un test incrementale, il Coach MD osserva il grafico risultante ed individua con precisione il valore della frequenza di soglia, con l’obiettivo di impostare il primo ciclo di allenamenti su misura. Nel caso dell’allenamento autocalibrante, non potendo il Coach verificare personalmente quanto fatto dall’utente/atleta, entra in gioco il protocollo che abbiamo studiato insieme all’Università di Verona. Siamo andati a valutare i singoli test incrementali osservando dove si ponesse mediamente la soglia rispetto all’ultimo step effettuato in funzione del protocollo utilizzato. Nel caso del protocollo 1:6 (1 watt ogni 6 secondi) la soglia ricadeva mediamente intorno all’82% – 80% dell’ultimo step di lavoro portato a termine, mentre nel protocollo 1:3 (1 watt ogni 3 secondi) la soglia ricadeva mediamente intorno al 76% – 74% dell’ultimo step di lavoro portato a termine.
L’unico aspetto “scientifico” preso in considerazione per la stesura del protocollo autocalibrante (ovvero il dato più vicino possibile alla realtà), è quello di capire quanto, a livello statistico, la soglia si ponga rispetto al tipo di protocollo utilizzato senza essere in presenza di un Coach. Questa tipologia di allenamenti, eseguiti con questo criterio e specifici per le modalità richieste, vengono utilizzati per valutare la condizione dell’utente/atleta in un preciso momento. Mentre un nostro classico test incrementale si esegue dopo 25/30 minuti dall’aver eseguito un adeguato riscaldamento prima e qualche esercizio poi, l’allenamento autocalibrante si esegue all’inizio (protocollo 1:3, 1 watt ogni 3 secondi) appena dopo una piccola fase di riscaldamento. Come sempre mi piace ricordare, dietro le infinite possibilità offerte dal sistema di allenamento indoor JARVIS c’è sempre e comunque una conoscenza. Lo strumento può fare tutto, e fa tutto quello che l’allenatore gli dice di fare. Partendo da questo concetto, strutturiamo l’autocalibrante dicendo allo strumento, una volta che l’utente/atleta termina il test, di analizzare l’ultimo step di lavoro portato a termine sottraendo un valore X stimato in precedenza. Ecco che la seconda parte dell’esercizio è strutturata in automatico sulla base di quei valori che sono calcolati in quel preciso momento. E’ chiaro che, per avere una maggiore precisione, è sempre consigliata la presenza del Coach MD. Così facendo però, riteniamo anche in questo modo di poter fornire sempre dati comunque precisi con l’obiettivo di fornire un test sempre idoneo nel momento preciso in cui viene utilizzato.
Come è strutturato un Allenamento Indoor Autocalibrante Long MagneticDays? Risponde Simone Buracchi (Area Tecnica MD)
La prima parte dell’allenamento autocalibrante long è costituita come sempre dal test incrementale (riscaldamento + protocollo 1:3). Questa tipologia di protocollo (1 watt ogni 3 secondi) dura meno rispetto al classico 1:6 e fa percepire all’utente/atleta più fatica ma per meno tempo. Il test è certamente più breve in termini di durata ma con una forbice più ampia riguardo l’arrotondamento del dato. La differenza con l’allenamento autocalibrante classico sta nella percentuale che viene data al software per ricavare l’impegno fisico in termini di Watt in base al test incrementale che rimane un 1:3 ma, in questo caso, viene calcolato con un valore inferiore. Rispetto all’ultimo test completato, più la distanza è lunga e più il valore di riferimento avrà una percentuale minore rispetto all’autocalibrante classico. Il principio dell’allenamento autocalibrante non differisce nella qualità del lavoro eseguito. La seconda parte dell’allenamento autocalibrante long, invece, è costituita sempre dallo svolgimento dell’allenamento che lo strumento elabora in tempo reale sui valori estrapolati in base al test incrementale appena eseguito.
MagneticDays continua ad implementare le sue funzioni anche per l’online, in questo caso, per la scrittura degli allenamenti indoor. Da oggi infatti, accedendo al proprio account sul sito, sarà possibile visualizzare il pannello di controllo per la scrittura degli allenamenti cliccando sul tasto di accesso alla funzione scrittura.
“Abbiamo deciso di dare a tutti la possibilità di scrivere i propri allenamenti accedendo direttamente dal proprio account e non più dal software – fa sapere l’azienda aretina in una nota – perché non sempre gli utenti hanno la possibilità di avere il loro pc con il software installato a portata di mano. Inoltre, continuiamo a lavorare alla fluidità e navigabilità del sito MD per migliorare sempre più i nostri servizi che passano principalmente per l’online.”
Il pannello di scrittura allenamenti è già disponibile per tutti nella modalità basic ma potrà essere implementato a mano a mano nelle sue funzioni acquistando diverse tipologie di plug in sul nostro shop, disponibili dalla metà di gennaio 2019.
Tommaso Paolini è un ex Professore universitario che in seguito ad un brutto incidente è riuscito a riprendere l’attività fisica grazie all’allenamento sui rulli JARVIS. Lo abbiamo incontrato nella sua casa di Sulmona e ci siamo fatti raccontare la sua rinascita ed il suo grande sogno, quello di poter tornare presto in sella alla sua bicicletta.
Chi è Tommaso Paolini
Tommaso Paolini, fino al 2016 docente di Economia del Turismo all’Università degli Studi dell’Aquila e Coordinatore Scientifico del Rapporto sul Turismo Natura (in collaborazione con Univaq, ISTAT ed ENIT), è sempre stato una persona molto conosciuta in città, sia per la stima nei confronti della sua attività didattica che per la grande passione legata alle due ruote, essendo anche autore di libri sul cicloturismo e sulla sua importanza per la valorizzazione dell’ambiente e di un turismo “a costo zero”. Abruzzese doc, forte, gentile, innamorato del suo territorio e delle sue tante bellezze, Tommaso ha un passato sportivo di livello, podistico per la precisione. Al via di gare importanti come la 100 km del Passatore, ha girato il mondo per partecipare alle grandi maratone come New York e Vienna per esempio, senza dimenticare quelle “in casa” come Firenze e Roma. Tutto questo fino al 2010 quando, proprio a New York, mentre correva sul Qeensboro Bridge (East River) – il primo punto d’ingresso a Manhattan della gara – si dovette fermare per un ispessimento patologico al tendine d’Achille. Fu quello un campanello d’allarme.
Dalla corsa al ciclismo
La corsa – chi la pratica conosce bene le sensazioni – è un qualcosa che quando ti prende non ti lascia più. Così – racconta Tommaso – una volta rientrato in Italia, il medico della Runners Sulmona mi consigliò di cambiare sport per qualche mese, con l’obiettivo di mantenere il tono muscolare. Potevo scegliere tra nuoto o ciclismo. Scesi il ciclismo. Quel periodo sofferto non mi è ancora passato e ogni tanto lo avverto ancora come se fosse la prima volta. Rivivo quei momenti, rifletto sulle circostanze e ricordo le persone: il medico che mi consiglia, il mio allenatore che mi rincuora e tutti gli altri runner che mi sostengono. Odo le loro voci, ricordo cosa dicevano e i luoghi che frequentavo. Tutti questi ricordi, così lontani eppure così vicini, riaffiorano alla mente come mosche che, pur se scacciate perché moleste, tornano poi a posarsi sul viso, sulle braccia e sulle mani.
Come hai conosciuto il sistema di allenamento indoor MagneticDays?
Non avevo una bicicletta, per cui dovetti comprarla. Andai in un negozio proprio vicino a casa mia. Le biciclette erano tante, alcune appese ai muri e altre erano allineate l’una accanto all’altra. Ne scelsi una di colore bianco che mi piaceva di più rispetto alle altre. La pagai 1100 €. Una cifra enorme secondo le mie conoscenze di allora. A quella bici ne sono seguite altre due con prezzi notevolmente superiori. Si, perché quello che doveva essere uno sport alternativo per curare il tendine infiammato, è diventato poi il mio sport preferito. Ho pedalato in media 17000 chilometri l’anno facendo giri bellissimi che poi descrivevo nella rubrica Pedalando de La Repubblica, fino a quando, il 4 giugno 2017, un tremendo incidente ha posto fine a questa mia nuova passione. Succede tutto in una frazione di secondo: una donna adulta al volante di un’utilitaria non rispetta uno stop, mi prende in pieno e forte insieme alla mia Colnago C 60. Rimango morto per 4 ore. Poi però la mia fortissima fibra reagisce e, dopo diverse operazioni, sofferenze inenarrabili, due protesi al titanio alla spalla destra e 92 giorni di ospedale, riesco a tornare in piedi. Ancora oggi i medici dicono che sono un miracolo vivente. Io invece dico solo che sono un biker sfortunato e quelle sensazioni negative che ho provato quando sono passato dalla corsa alla bicicletta le sto vivendo di nuovo, con più forte intensità oggi che non posso inforcare la mia bicicletta a causa dell’incidente che ho subito! Per fortuna però che esiste il sistema di allenamento sui rulli JARVIS di MagneticDays che Eugenio Capodacqua, giornalista de La Repubblica, mi ha fatto conoscere!
Qual era il tuo modo di pedalare prima di approcciarti all’allenamento con i rulli Jarvis?
Prima di scoprire l’allenamento sui rulli JARVIS mi allenavo su dei classici rulli su cui montavo la mia Masciarelli, ma le sensazioni che avevo erano lontane da quelle che si provavano andando in bicicletta. Adesso è tutta un’altra cosa. Forse è anche meglio della bici su strada perché si può pedalare anche quando piove e di sera, a qualsiasi ora e con qualsiasi tempo. Io ci salgo almeno una volta al giorno e sono estremamente soddisfatto dei percorsi che il mio Coach Luca Bianchini prepara “su misura” per me. Vedo in tempo reale le mie performance sul sito MagneticDays in modo da valutare tutti i miglioramenti, riesco a capire l’andamento di Watt, Newton, RPM e tanti altri parametri utili a chi si allena indoor. Ho raggiunto una forma invidiabile – se si considera quello che mi è capitato – e spero sinceramente che, in un giorno non troppo lontano, possa di nuovo salire in sella alla mia bici. Sarà raggiungere un traguardo meraviglioso in cima alla salita.. e lo sarà stato anche grazie al sistema di allenamento indoor MD!
Il parere tecnico del Coach MD Luca Bianchini
A fine luglio 2018 ho conosciuto Tommaso e c’è stata subito una grande stima. Mi ha raccontato delle sue vicissitudini podistiche e ciclistiche e, quando mi ha informato dell’acquisto del JARVIS, la prima cosa che ho fatto è stata capire quale fosse il suo potenziale attraverso un semplice test incrementale per individuare la potenza massima e l’analisi della curva della frequenza cardiaca per identificare la soglia anaerobica. Con un test di questo si possono identificare numerose informazioni e, se eseguito regolarmente, monitorare le modifiche dello stato di forma. Fatte le dovute considerazioni metodologiche e considerate le primavere di Tommaso, ho iniziato con un allenamento sui rulli orientato alla ripresa e alla familiarizzazione con la pedalata. Dopo un ciclo di 6 allenamenti, ancora un nuovo test. Lo stupore nel vedere i parametri aumentare del 10% in così poco tempo mi hanno fatto subito capire che il suo cuore e la sua fibra fossero davvero forti, e le sue gambe pronte a sfruttare tutte le potenzialità degli allenamenti. In poche sessioni lo stato di forma e la soglia sono migliorati ulteriormente. La memoria muscolare raramente dimentica. Così ho alzato nuovamente l’asticella per testare anche lo spirito dell’uomo che ha dovuto superare numerose difficoltà. Allenamenti sui rulli fuori soglia e di recupero alternati per “ritrovare la gamba”. In tre mesi siamo passati da 140 a 170 Watt di soglia (un incremento del 17%) ottenuti con costanza, sudore e passione. Credo davvero che nella primavera 2019 Tommaso possa andare a farsi un bel giro in bici godendosi il panorama del suo Abruzzo, lasciando dietro gli amici e togliendosi molte soddisfazioni.