MagneticDays apre al rigenerato aziendale garantito. Dopo le tante richieste ricevute negli ultimi anni, l’azienda toscana ha deciso di inaugurare una nuova sezione del sito dedicata al rigenerato “garantito”, il RETAIL OUTLET. Cosa vuol dire? I modelli proposti (JARVIS o JARVIS Light) saranno quelli derivanti da fiere di settore, test e collaborazioni aziendali. Con il plus di una certificazione ufficiale che garantirà che la rigenerazione è stata effettuata direttamente nelle officine MD da personale altamente qualificato. Il prezzo, naturalmente variabile, oscillerà intorno al migliaio di euro: “Abbiamo voluto dare quest’ulteriore possibilità per avvicinarsi al nostro mondo – ha detto il CEO MD Marco Sbragi – mettendo a disposizione un parco prodotti garantito con la stessa qualità e assistenza tipiche di MagneticDays.”
Tra le tante novità introdotte da MagneticDays all’interno della dashboard personale, c’è anche quella di permettere all’utente la scrittura di un allenamento indoor da eseguire sui rulli smart JARVIS, abilitando parzialmente le opzioni di scrittura allenamenti, un vantaggio che solo MagneticDays, ad oggi, è in grado di offrire. Dopo tante richieste arrivate in questi mesi, vogliamo raccontarvi qualcosa in più sulla scrittura allenamenti MagneticDays, entrando un po’ di più nel vivo su come poter costruire da soli le proprie tabelle di allenamento indoor e trasformare un semplice allenamento di ciclismo indoor sui rulli smart in una esperienza unica nel suo genere.
La metodologia HTT per un allenamento di ciclismo indoor sui rulli smart
E’ ormai innegabile che la metodologia HTT sviluppata da MagneticDays permetta di svolgere un allenamento indoor personalizzato per ogni esigenza. Essa, infatti, è l’unica a permettere al Coach MD di avere una fotografia reale e molto precisa delle caratteristiche e dei valori di ogni singolo utente/atleta che, nel frattempo, ha stabilito con il Coach un vero e proprio rapporto di amicizia. Perché se da una parte il Coach ha il compito di capire le esigenze dell’utente/atleta condividendone con lui paure, sogni e speranze, dall’altra c’è bisogno di affidarsi con fiducia nelle mani di una persona che rappresenta, con il suo lavoro e la sua professionalità, un valore aggiunto al prodotto. Nell’ottica di divulgazione che da sempre caratterizza il lavoro di MagneticDays, abbiamo voluto dare l’opportunità a tutti i nostri utenti di poter scrivere autonomamente i propri workout, utilizzando uno scheletro base di scrittura allenamenti che includesse alcune delle tante opzioni di scrittura a disposizione dei Coach MD. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Come scrivere una tabella di allenamento indoor sui rulli smart JARVIS
Dalla fine del 2018 è attiva, per tutti i clienti registrati sul nostro sito, la possibilità di scrivere la propria tabella di allenamento indoor sui rulli smart JARVIS, accedendo direttamente al proprio account MagneticDays e non più dal software, questo perché non sempre gli utenti hanno la possibilità di avere il loro pc con il software installato a portata di mano. Una volta entrati nel proprio profilo personale (user e pwd sono le stesse utilizzate per la App) e aver cliccato sul pulsante “Crea workout”, vi troverete davanti alla nuova interfaccia di scrittura, che potete vedere sotto.
Quante e quali sono le modalità di scrittura allenamenti fornita da MagneticDays?
Le modalità di scrittura allenamenti fornite da MagneticDays sono due: Allenamento Standard e Framework. Vediamo nel dettaglio cosa rappresentano:
- Allenamento Standard: è la funzione che permette la scrittura di allenamenti mediante l’inserimento di valori assoluti (esempio: 90 Watt, 50 Newton, 100 RPM);
- Framework (a pagamento): permette lo sblocco delle funzioni in dotazione ai Coach MD, permettendo la scrittura di allenamenti che includono valori % o OFFSET relativi alla propria soglia.
Scrittura di allenamenti in modalità “Allenamento Standard”
La scrittura di allenamenti in modalità “Allenamento Standard” – di cui è disponibile la [VIDEO INTRODUZIONE] – permette l’azione sui seguenti parametri:
- AUTO WATT – nello step di lavoro comandano i Watt, ovvero, si mantiene il wattaggio a prescindere dal ritmo [VIDEO TUTORIAL]
- AUTO NEWTON – l’atleta che utilizza l’opzione “Auto Newton” è colui che conosce già la propria pedalata e i Watt espressi, e vuole sviluppare il suo step di lavoro allenando in maniera specifica la forza [VIDEO TUTORIAL]
- PROGRESSIONE WATT – progressione classica di Watt da utilizzare, per esempio, in fase di riscaldamento, nelle parti centrali o come regressione di Watt in fase di defaticamento
- PROGRESSIONE RPM – progressione classica di RPM
- BPM – parametro che permette di scegliere la frequenza alla quale eseguire il singolo step di lavoro (la frequenza si adatterà al wattaggio corrispondente)*
- SLOPE – permette di scrivere un percorso in Km / pendenza
- FRENO FISSO – 30 posizioni di freno, da 1 a 30, dalla più leggera alla più pesante** [VIDEO TUTORIAL]
*da utilizzare per step di lavoro lunghi e permettere così l’adattamento fisiologico della frequenza cardiaca
**da utilizzare in sinergia con il cambio della propria bicicletta
Scrittura di allenamenti in modalità “Allenamento Framework”
La scrittura di allenamenti in modalità “Allenamento Framework” permette – dopo l’acquisto del relativo plug-in sul nostro shop – di eseguire i seguenti step:
- RITMI IDEALI – step di lavoro dove il wattaggio si calibra in base agli rpm impostati (cambiando gli rpm cambiano anche i watt)
- SPRINT – permette di effettuare una accelerazione (aumento di pedalate) mantenendo il freno in posizione fissa
- HIIT SPRINT – funzione SPRINT implementata per gli allenamenti HIIT (High Intensity Interval Training)
E sempre a proposito di plug-in e possibilità di scrittura, ecco tutta una serie di step che possono essere sbloccati acquistando il relativo plug-in sul nostro e-commerce:
- PROGRESSIONE NEWTON – progressione classica a comando newton
- PROGRESSIONE JOULE – progressione a lavoro costante (aumentando il wattaggio diminuisce il tempo dello step di lavoro)
- TEST PI – test potenza incrementale (test 1:6)
- TEST JOULE – test potenza incrementale a lavoro costanze
- STOP – funzione gestita dall’allenatore che riguarda lo step di recupero deve essere effettuato senza muovere le gambe; il timer del tempo continua a scorrere anche se l’utente non pedala perché questa fase è considerata anch’essa allenante
Il test incrementale Joule sui rulli per bici MD chiude il piccolo esperimento con Jonathan Ciavattella (triatleta PRO e Caporal Maggiore Capo dell’Esercito Italiano), realizzato con l’obiettivo di monitorare ed analizzare i suoi miglioramenti in breve tempo. In questo quarto ed ultimo articolo dedicato, abbiamo voluto mettere a confronto il primo e l’ultimo test incrementale Joule eseguito da Ciavattella, con l’obiettivo di analizzare, numeri alla mano, i dati di Watt, Newton ed RPM prodotti.
Dal test incrementale alla Crono Newton sui rulli MD: un allenamento per tutte le esigenze
Il test incrementale Joule sui rulli per bici MagneticDays è frutto del risultato dell’attività di ricerca MD, e fornisce valori sovrapponibili al classico test incrementale a pedalate libere (progressione di 1 Watt ogni 6 secondi) sviluppato in collaborazione con l’Università di Verona. Entrambi i protocolli di lavoro avevano l’obiettivo di caratterizzare i parametri fisici esatti di Jonathan Ciavattella per realizzare degli allenamenti su misura, proprio come un vestito di sartoria cucito addosso. Siamo poi andati ad elaborare il piano di lavoro che includesse una serie di test Crono Newton – cuore della filosofia di allenamento sui rulli JARVIS – con l’obiettivo di spiegare come il sistema di allenamento sui rulli in preparazione al triathlon potesse soddisfare davvero le esigenze di tutti gli atleti, senza differenza tra amatori e professionisti.
Test incrementale Joule: un allenamento sui rulli “su misura” per Jonathan Ciavattella
“Sottoporre Jonathan Ciavattella ad una serie di test come questi ha avuto un doppio significato, perché da un lato ci ha permesso di poter testare, allenando, un atleta evoluto (condizione ideale in termini di capacità di recupero e idoneità fisica e mentale ad essere sottoposto ad un alto numero di test in un breve lasso di tempo), e dall’altro di conoscere alla perfezione capacità e caratteristiche di un professionista con l’obiettivo di creare allenamenti indoor ancora più calzanti – ha detto Simone Buracchi, Responsabile Area Tecnica MD – lavorando come dei veri e propri artigiani.”
I risultati ottenuti da Jonathan Ciavattella evidenziati dal test incrementale Joule
Il primo test incrementale Joule effettuato sui rulli per bici MD il 13 ottobre 2018, ci ha fatto capire chi fosse Jonathan Ciavattella in quel momento, ossia un atleta in grado di sviluppare una Potenza in soglia pari a 315 Watt, valore dato dal prodotto di 33 Newton e 91 RPM, con una frequenza di 171 bpm. Dopo pochissimo tempo, il 1 dicembre, il test incrementale Joule conclusivo ha evidenziato un valore di Potenza espresso pari a 340 Watt, dato dal prodotto di 33 Newton e 100 RPM, con una frequenza cardiaca media di 167 bpm. Questi risultati ci hanno permesso di capire come Jonathan Ciavattella sia migliorato, a parità di forza, sul piano della velocità (RPM espressi). Prossimamente, con l’avvicinarsi del periodo agonistico, lavoreremo anche sul piano della forza per migliorare il wattaggio anche dal punto di vista della componente Newton.
L’allenamento autocalibrante sui rulli per bici è una tipologia di lavoro studiata da MagneticDays in collaborazione con l’Università di Verona che può essere utilizzata come “linea guida” senza il supporto del Coach MD, come nel caso della metodologia HTT (High Tech Training) che, ad oggi, rappresenta la massima personalizzazione scientifica possibile di un allenamento svolto su qualsiasi tipo di rulli per bici attualmente in commercio. Nello specifico, l’allenamento autocalibrante rappresenta una serie di protocolli studiati per consentire all’utente/atleta di poter effettuare un buon allenamento quando vengono a mancare le condizioni ottimali per farlo. Ecco cosa ci ha detto Simone Buracchi, responsabile dell’area tecnica MD.
Allenamento Autocalibrante MD: perché e quando utilizzarlo
L’allenamento autocalibrante è la cosa più efficace che si possa fare – se lo si esegue bene – senza la presenza dell’allenatore. Normalmente, quando si fa un test incrementale, il Coach MD osserva il grafico risultante ed individua con precisione il valore della frequenza di soglia, con l’obiettivo di impostare il primo ciclo di allenamenti su misura. Nel caso dell’autocalibrante, non potendo il Coach verificare personalmente quanto fatto dall’utente/atleta, entra in gioco il protocollo che abbiamo studiato insieme all’Università di Verona. Siamo andati a valutare i singoli test incrementali osservando dove si ponesse mediamente la soglia rispetto all’ultimo step effettuato in funzione del protocollo utilizzato. Nel caso del protocollo 1:6 (1 watt ogni 6 secondi) la soglia ricadeva mediamente intorno all’82% – 80% dell’ultimo step di lavoro portato a termine, mentre nel protocollo 1:3 (1 watt ogni 3 secondi) la soglia ricadeva mediamente intorno al 76% – 74% dell’ultimo step di lavoro portato a termine.
L’unico aspetto “scientifico” preso in considerazione per la stesura del protocollo autocalibrante (ovvero il dato più vicino possibile alla realtà), è quello di capire quanto, a livello statistico, la soglia si ponga rispetto al tipo di protocollo utilizzato senza essere in presenza di un Coach. Questa tipologia di allenamenti, eseguiti con questo criterio e specifici per le modalità richieste, vengono utilizzati per valutare la condizione dell’utente/atleta in un preciso momento. Mentre un nostro classico test incrementale si esegue dopo 25/30 minuti dall’aver eseguito un adeguato riscaldamento prima e qualche esercizio poi, l’autocalibrante si esegue all’inizio dell’allenamento (protocollo 1:3, 1 watt ogni 3 secondi) appena dopo una piccola fase di riscaldamento. Come sempre mi piace ricordare, dietro le infinite possibilità offerte dal Sistema di allenamento indoor JARVIS c’è sempre e comunque una conoscenza. Lo strumento può fare tutto, e fa tutto quello che l’allenatore gli dice di fare. Partendo da questo concetto, strutturiamo l’autocalibrante dicendo allo strumento, una volta che l’utente/atleta termina il test, di analizzare l’ultimo step di lavoro portato a termine sottraendo un valore X stimato in precedenza. Ecco che la seconda parte dell’esercizio è strutturata in automatico sulla base di quei valori che sono calcolati in quel preciso momento. E’ chiaro che, per avere una maggiore precisione, è sempre consigliata la presenza del Coach MD. Così facendo però, riteniamo anche in questo modo di poter fornire sempre dati comunque precisi con l’obiettivo di fornire un test sempre idoneo nel momento preciso in cui viene utilizzato.
Come è strutturato un allenamento autocalibrante MD?
La prima parte dell’allenamento autocalibrante è costituita dal test incrementale (riscaldamento + protocollo 1:3). Questa tipologia di protocollo (1 watt ogni 3 secondi) dura meno rispetto al classico 1:6 e fa percepire all’utente/atleta più fatica ma per meno tempo. Il test è certamente più breve in termini di durata ma con una forbice più ampia riguardo l’arrotondamento del dato. La seconda parte invece, è costituita dallo svolgimento dell’allenamento che lo strumento elabora al momento su valori estrapolati in base al test incrementale appena eseguito.
In quali casi è consigliato un allenamento autocalibrante sui rulli per bici MD?
Normalmente lo consigliamo ogni volta che, nel giorno in cui si decide di effettuarlo, ci siano situazioni che esulino dalla normale condizione psicofisica. Se per esempio ci si sente particolarmente affaticati e un particolare allenamento assegnato dal Coach MD (che ci reputa in condizioni adatte a svolgerlo) richiede qualche sforzo in più (a causa della stanchezza o di un momento di forma non particolarmente brillante), è allora che entra in gioco l’allenamento autocalibrante con l’obiettivo di fornire anche una valutazione sullo stato di forma dell’utente/atleta in quel momento. Sentitevi liberi di fare un allenamento di questo tipo ogni volta che avvertite che la vostra condizione è diversa dalla routine. Si tratta di un allenamento comunque efficace, considerando sempre però che la visione diretta del valore di soglia è sempre meglio di una visione stimata.