Davide Magon è un ragazzo di 27 anni nato e cresciuto a Verona. Pedala da sempre e ha gareggiato nelle categorie agonistiche fino al terzo anno Under-23. Come Juniores ho partecipato ai mondiali su pista a Cape Town. Terminata l’esperienza con gli Under-23 ha cominciato il suo percorso accademico presso la Facoltà di Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Verona diventando Dottore Magistrale con una tesi dal titolo: “Confronto di diversi protocolli di valutazione nel ciclismo per l’individuazione della potenza critica” e che ha avuto come protagonista il nostro Sistema di allenamento MagneticDays. Finita la “carriera agonistica” Davide ha continuato a pedalare nel mondo amatoriale tra Gran Fondo e Gare a circuito ottenendo diverse vittorie. Dal 2017 difende i colori del Team Alé-Cipollini.
Il ciclismo fa bene alla salute
Scopo della tesi
Nella progressiva evoluzione della metodologia scientifica e della scienza della programmazione dell’allenamento, il monitoraggio corretto della potenza espressa dal ciclista è essenziale. Con la larga diffusione dei misuratori di potenza avvenuta nell’ultimo decennio, anche nelle categorie non professionistiche grazie alla concorrenza tra i produttori che ha portato alla riduzione dei prezzi, risulta necessaria una chiarificazione e una validazione dei protocolli per i test valutativi mirati ad individuare il dato della potenza “critica” del ciclista, comunemente definita potenza di soglia. La conoscenza di tale parametro viene utilizzata per migliorare la capacità di resistenza dell’atleta tramite una prescrizione della pratica basata su tale parametro. Scopo della tesi è stato anzitutto quello di verificare quale test incrementale fosse il più idoneo nella determinazione della Potenza Critica (potenza associata al concetto di soglia anaerobica) ponendo l’attenzione sul dato di Potenza e determinare eventuali differenze in termini di consumo di ossigeno, frequenza cardiaca e ventilazione sulla base di tre diversi protocolli incrementali “a rampa” (cioè variando l’incremento di Watt al minuto – 10, 15 e 30) applicati ad un gruppo di ciclisti di livello amatoriale. Per ogni test sono stati analizzati tutti i vari valori cardio-polmonari e quelli relativi alla potenza, soffermandosi sui valori relativi alla soglia anaerobica. Successivamente i ciclisti sono stati sottoposti al test MLSS (massimo lattato allo stato stazionario) considerato come test gold standard dalla letteratura scientifica (30 minuti con una concentrazione di lattato stabile senza l’insorgenza dello stato di fatica) per determinare il valore di Potenza Critica. Tutte le prove (test incrementali e prove MLSS) sono state svolte all’interno di un periodo di 15 giorni per non avere variazioni di forma fisica dei soggetti determinanti e distanziando le prove di almeno 48 ore per permettere il recupero. Inoltre, ad ogni soggetto è stato chiesto di non compiere sforzi impegnativi nel giorno precedente al test e di adottare una alimentazione regolare senza marcate variazioni prima di ogni prova.

Risultati ottenuti
Studi scientifici hanno dimostrato che il risultato della performance dell’atleta in un test è condizionato da tipo di ergometro utilizzato e che i risultati migliori si ottengono con strumenti più specifici (Dal Monte et al., 1992 – Dal Monte A., 1983 – Rundell, 1995). Ed è qui che è entrato in gioco il MagneticDays, perché tutte le prove sono state effettuate proprio con il nostro sistema di allenamento riducendo al minimo le possibili problematiche dovute ad assetti biomeccanici differenti che possono verificarsi con l’utilizzo di sistemi da laboratorio. Una volta raccolti tutti i dati, si è provveduto alla comparazione dei risultati ottenuti da tutti i test. Questo studio ha potuto dimostrare e verificare che il test incrementale che restituisce un dato di potenza relativo alla soglia anaerobica con un minor margine d’errore rispetto al test gold standard è il protocollo con una durata maggiore (10 Watt al minuto) rispetto agli altri due test di durata inferiore. I partecipanti allo studio sono rimasti entusiasti nel pedalare con il nostro sistema di allenamento e piacevolmente sorpresi nelle sensazioni che questi “rulli” offrono durante la pedalata. Inoltre, la presenza del Coach MD e Correlatore della tesi Dr. Luca Festa Ph.D. è stata preziosa per l’intero svolgimento dello studio, essendo conoscitore ed utilizzatore del sistema.

Fisica ed evoluzione sono stati i due concetti chiave dei primi due articoli riguardanti la storia della filosofia di allenamento MagneticDays. Con questa terza parte cominciamo ad entrare nel mondo MagneticDays scoprendo quella che rappresenta la grande novità ed intuizione di questo sistema di allenamento indoor. Come detto la volta scorsa, avendo a disposizione uno strumento come il Jarvis reso preciso nella replicabilità e accuratezza dei risultati, possiamo far riferimento sempre ad una stessa condizione (andando a misurare scientificamente tutti quei valori di nostro interesse) con un punto di riferimento sempre fisso, una condizione impossibile da replicare all’esterno dove le condizioni variano continuamente.
Allenare la Potenza in bici – premessa
Con parametri sempre misurabili (sempre gli stessi) a disposizione, la nuova sfida è stata quella di scindere il dato “Potenza”, parametro “croce e delizia” di tutti gli appassionati e praticanti della bici. Ma cos’è la potenza? In parole semplici è il lavoro generato dal muscolo in un tempo stabilito, che per convenzione è identificato con un secondo. L’unità di misura è il Watt (W) che rappresenta il prodotto di 1 Joule in 1 Secondo. Il Watt è dato dal prodotto della Velocità per la Forza, le due componenti fondamentali della Potenza.
La velocità è rappresentata dagli RPM mentre la forza applicata sul pedale (originata dal freno magnetico del sistema) è data da tutto l’insieme di quelle forze che all’esterno sono rappresentate da condizioni diverse quali vento, resistenza al rotolamento e tutti quei fattori che variano continuamente, “obbligando” il fisico a riadattarsi sempre per trovare il suo equilibrio ottimale. Considerando che con il Jarvis non siamo in presenza di un semplice rullo da allenamento ma di un vero e proprio laboratorio scientifico dove lavorare in maniera precisa sul fisico dell’atleta, siamo in grado di controllare le risposte fisiologiche andando ad agire su ciò che determina la Potenza.
Allenare la Potenza in bici
Nel primo articolo avevamo spiegato come l’ambiente fisico nel quale ci troviamo ad operare fosse quello equivalente ad una pianura senza vento. In questa condizione la letteratura scientifica dice che il miglior ritmo utilizzabile per l’ottimizzazione fisiologica del gesto (ripetuto migliaia di volte) è circa 90 RPM. Facciamo un esempio e analizziamo 3 soggetti apparentemente uguali nella loro prestazione:
Mario: 250 Watt in soglia generati da 30 Newton ad 80 RPM
Enrico: 250 Watt in soglia generati da 23 Netwon a 96 RPM
Luca: 250 Watt in soglia generati da 27 Newton ad 88 RPM
Tre livelli esattamente uguali di Potenza in soglia ma determinati da tre caratteristiche totalmente diverse. Ammettendo che tutti e tre gli atleti si allenassero con 250 Watt in soglia ad 88 RPM, Luca farebbe un lavoro assolutamente neutro, Mario farebbe un allenamento di agilità ed Enrico un allenamento di forza.
Proseguendo in questa analisi possiamo dire che: allenando Mario con l’obiettivo di implementare i suoi ritmi e portandolo a pedalare in maniera naturale ad 85 RPM (rispetto agli 80 di partenza), abbiamo aumentato il suo valore di soglia da 250 a 265 Watt (a parità di forza infatti, ogni RPM corrisponde a 3 Watt di potenza). Tra l’altro Mario rappresenta, in quanto a caratteristiche, oltre l’80% degli utenti non professionisti.
Con questo piccolo esempio abbiamo voluto puntualizzare due cose:
- E’ molto importante determinare i valori fisici esatti di ogni singolo utente prima di fornirgli un allenamento su misura;
- Con uno strumento come il MagneticDays è possibile andare a toccare nel profondo i parametri allenanti, incidendo anche sulle caratteristiche fisiche dell’utente.
Torniamo a parlare della filosofia di allenamento MagneticDays in questo secondo articolo sul nostro blog dedicato alla differenza tra il ciclosimulatore tradizionale e gli unici rulli per bici dall’approccio scientifico. Qualche giorno fa avevamo introdotto l’argomento evidenziando quale fosse l’ambiente fisico in cui operare con il nostro sistema di allenamento indoor, nato come MD425 ed evolutosi poi a Jarvis. Appurato che utilizzando il MagneticDays o qualsiasi altro sistema di pedalata indoor che faccia riferimento a una resistenza fornita da magneti permanenti o da freni a resistenza dinamica ci si trova sempre (da ragionamento fisico) in una condizione di “pianura senza vento” e che questa rappresenta un recinto entro il quale poterci muovere liberamente, abbiamo avuto l’intuizione di far diventare questo strumento un vero e proprio laboratorio. C’è stata dunque un’evoluzione del classico concetto di ciclosimulatore come era conosciuto fino a pochi anni fa, anche considerando il fatto che dal punto di vista della fisica questo tipo di concetto non apportava nessuna miglioria a livello di qualità dell’allenamento.
Premesso ciò, anche se la condizione di lavoro è sempre e solo quella della “pianura senza vento”, è vero anche che avendo a disposizione uno strumento come il Jarvis, reso preciso nella replicabilità e accuratezza dei risultati, possiamo far riferimento sempre ad una stessa condizione (andando a misurare scientificamente tutti quei valori di nostro interesse) avendo sempre un punto di riferimento fisso, situazione impossibile da replicare all’esterno dove le condizioni variano continuamente.
E’ da questo concetto che è nata la nostra filosofia di allenamento indoor, che trasforma dei semplici rulli per bici in qualcosa di molto più performante. Non si parla più quindi di simulazione ma di un laboratorio all’interno del quale si lavora puramente sull’allenamento del fisico del singolo utente avendo a disposizione dei parametri di riferimento ben precisi e soprattutto misurabili con un approccio scientifico. Tutto questo ci apre un nuovo raggio di azione e di sperimentazione nel mondo delle due ruote dove un approccio scientifico applicato ad un sistema di allenamento preciso e affidabile, rappresenta non un punto di arrivo ma un nuovo punto di partenza.
Alla base dell’utilizzo dei rulli per bici Jarvis c’è la Fisica, applicata alla filosofia di allenamento indoor MagneticDays. Tutto è cominciato cinque anni fa quando, insieme ad un fisico dell’Università di Pisa, volevamo capire in maniera più approfondita quale fosse l’ambiente fisico in cui operare con il nostro sistema di allenamento indoor. Dopo una serie di studi abbiamo determinato (da formula fisica) che utilizzando o i rulli Jarvis o qualsiasi altro sistema di pedalata indoor che faccia riferimento a una resistenza fornita da magneti permanenti (sfruttando le correnti di Lorentz) o da freni a resistenza dinamica, ci troviamo sempre in una condizione di “pianura senza vento.”
Questo cosa implica? Che le risposte fisiologiche di chi pedala sopra questi sistemi di allenamento indoor sono equivalenti ad una condizione di pianura senza vento. E quindi, quando si parla di simulazione di salite, discese o quant’altro, non si dice il vero.
Su strada, in una condizione di pianura senza vento (così come sui rulli Jarvis) e a prescindere dagli altri parametri misurabili, il fattore che determina la resistenza dinamica (dunque l’avanzamento) è data da v2 (ciò significa che la resistenza è proporzionale al quadrato della velocità). Quello che è scaturito poi nella pratica è che con l’utilizzo del nostro sistema frenante siamo in grado di riprodurre la condizione di resistenza dell’aria.
Quando si pedala in salita invece, la gravità incide per v, perciò la resistenza totale nella formula fisica deve considerare anche la condizione v2 + v, situazione fisica che non è replicabile nell’allenamento indoor con uno strumento di questo genere (che tiene conto solo di v2).
Perché tutta questa premessa? Perché vogliamo raccontarvi l’evoluzione di un prodotto che in cinque anni ha trovato una sua quadratura attraverso risultati riproducibili e testati da tutti coloro (semplici amatori e professionisti del triathlon, del ciclismo, della mtb e della handbike) che hanno scelto i rulli per bici MagneticDays per il loro benessere.. fisico e mentale! 😉
Cinque anni fa è iniziata l’avventura di creare i rulli magnetici per bici Jarvis che rappresentano la prima piattaforma per allenamento indoor con un approccio scientifico, dove teoria e pratica potessero dialogare insieme per regalare all’utente un’esperienza unica a 360 gradi. Ci siamo lasciati ispirare da Iron Man, il leggendario eroe della Marvel (interpretato da Robert Downey Jr. nei panni di Tony Starks) comandato da un sistema di intelligenza artificiale chiamato Jarvis, come Edwin Jarvis, fedele maggiordomo di Tony Stark e dei Vendicatori, tanto ben voluto dal gruppo da essere considerato alla stregua di un loro membro onorario.
Mettendo da parte per un attimo il genere fantasy e toccando un po’ più da vicino la realtà, il mondo degli “uomini di ferro” ci ha sempre affascinato, soprattutto nello sport. Uomini di ferro fa rima IRONMAN che vuol dire triathlon, la prima disciplina sportiva dove abbiamo fatto conoscere i quattro ingredienti principali degli innovativi rulli Jarvis per un allenamento dall’approccio scientifico: tecnologia, artigianalità toscana, precisione e ricerca dei migliori materiali per realizzare un prodotto unico nel suo genere capace di costruire sulle persone e per le persone, allenamenti specifici (secondo le esigenze di ognuno) in ogni momento, accompagnandole (pedalata dopo pedalata) verso la piena consapevolezza del proprio benessere fisico e mentale, quella stessa consapevolezza che si prova alla fine di ogni allenamento con la nostra metodologia di allenamento personalizzato HTT, un misto di sana e piacevole fatica, soddisfazione e un pizzico di felicità.. perché anche le endorfine vanno allenate! 😉
Ma c’è un’altra curiosità che vogliamo raccontarvi. Jarvis non è solo il nome dei rulli magnetici per bici, è anche il nome dell’intelligenza artificiale che dal 2016 gestisce la casa di Mark Zuckerberg (CEO di Facebook) da telefono o pc regolando illuminazione, temperatura e musica, che “impara gusti e abitudini” o nuove parole e nuovi concetti, e che riesce perfino ad intrattenere i bambini. Perché il riferimento a Facebook? Perché crediamo tanto nella comunicazione 2.0 e nell’uso “calibrato” dei nuovi media! 😉
Anche se il titolo può trarre un po’ in inganno, ci piace pensare日本藤素
che ognuno di noi abbia la considerazione di se stesso come di un piccolo eroe. Ed è questo che, in fondo, ognuno di noi cerca di fare ogni giorno. Il proprio meglio, per se stessi e per gli altri. Sabrina è un architetto di 49 anni che da 3 si cimenta nel triathlon lunga distanza, anche se ha cominciato ad essere una “donna di ferro” 10 anni fa quando, in seguito ad un grave incidente occorso a suo marito, la vita l’ha messa davanti ad una gara ben più dura facendole prendere una piega che non ti aspetti. Un cambiamento radicale dall’oggi al domani, uno di quelli che non puoi programmare e che non pensi mai accadano proprio a te. Il triathlon, si sa, è un percorso di vita, e le lunghe distanze che un atleta deve affrontare portano sofferenza e difficoltà, elementi che per Sabrina sono diventati il carburante della sua quotidianità.
Da qui nasce il progetto RACE ACROSS LIMITS, 2200 km in bici e più di 17000 mt di dislivello dall’Italia alla Spagna passando per la Francia. Dalla Brianza a Santiago de Compostela, 18 tappe con un unico scopo: raccogliere fondi per la fondazione COME COLLABORATION ONLUS che si occupa di trattare dal punto di vista osteopatico e in forma totalmente gratuita, neonati e bimbi disabili in Italia, Moldavia, Spagna, Sud Est Asiatico e Nord Africa. Le cure osteopatiche infatti, se effettuate su neonati e bambini, sono in grado di migliorare gli stadi di disabilità sia fisici che mentali. Ma c’è di più, perché chiunque voglia accompagnare Sabrina in questa impresa e contribuire a raccogliere fondi, potrà farlo sostenendo il progetto con una offerta in denaro e scegliendo la tappa preferita da pedalare. Tutti i proventi raccolti andranno alla fondazione e ai partecipanti sarà fornita una maglia tecnica. Inoltre, è prevista l’integrazione durante il tragitto e l’assistenza medica e meccanica per tutti i partecipanti. Handbike, bicicletta da strada, mtb o bici da crono non importa, quello che importa è pedalare insieme per aiutare i bambini.
Ed è qui che entra “on the road” MagneticDays. La nostra azienda infatti sarà partner importante dell’evento benefico che vedrà i primi colpi di pedale sabato 14 luglio. Come? Accompagnando Sabrina nella preparazione atletica con il Jarvis MD, il sistema di allenamento high tech Made in Italy dalle infinite possibilità hardware e software, che sfrutta i parametri di ogni singolo atleta per realizzare un protocollo di lavoro di estrema precisione e personalizzazione. Basato sul binomio valutazione/erogazione dei carichi allenanti, e grazie al lavoro dei Coach MD e all’elevata precisione dello strumento, Sabrina potrà contare sia su una calendarizzazione degli allenamenti focalizzata sulle sue caratteristiche fisiche sia su programmi specifici che la prepareranno al top della forma per affrontare un volume chilometrico importante. “Jarvis MD è un sistema basato sull’approccio scientifico all’allenamento – ha detto Marco Sbragi, CEO di MagneticDays – e siamo molto orgogliosi e felici di supportare Sabrina nel suo progetto di beneficenza!”
Prossimamente vi racconteremo qualche cosa in più! 😉 #raceacrosslimits #MagneticDays4Sabrina