Vuoi JARVIS?
Basta un click!

La stagione agonistica 2019 del Firenze Triathlon è cominciata con una grande novità. Alla guida del team fiorentino è arrivato Coach Eduardo Espuna, già allenatore di Marta Bernardi, Ambassador MagneticDays. Coach Espuna ha preso in mano sia le redini del settore giovanile che di quello Elite | Age Group.

Eduardo Espuna | Firenze Triathlon 2

“Sono molto felice di essere stato nominato Direttore Tecnico del Firenze Triathlon – ha detto Coach Espuna – perché rappresenta un ulteriore step nella mia carriera dal momento che seguo già individualmente tanti atleti tra cui Marta Bernardi e Chiara Ingletto, che utilizzano regolarmente MagneticDays nel loro allenamento indoor per il triathlon. Nel settore giovanile che mi è stato affidato, abbiamo già ottenuto 2 vittorie e 2 podi nelle prime gare di questo 2019, e abbiamo anche qualche atleta di interesse nazionale. Le sfide non mancano di certo a Firenze! Questo nuovo incarico – continua Eduardo Espunasi aggiunge alla mia collaborazione tecnica con la Training Lab Firenze (centro specializzato dove eseguiamo test di valutazione e allenamento funzionale specifico per il triathlon, nuoto, ciclismo e running) e ai training camp che organizzo in Italia e alle Canarie, tutte attività che mi gratificano molto. Inoltre, ho cominciato a lavorare a stretto contatto anche con Pier Alberto Buccoliero, Ambassador MagneticDays, un ragazzo molto forte e determinato ed un atleta dalle qualità fisiche impressionanti. Per me Piero è uno stimolo molto importante, perché se da un lato rappresenta la mia prima esperienza nel paratriathlon, dall’altro è una sfida che mi affascina molto per il fatto di poter imparare tante cose da lui. Al momento i suoi allenamenti si svolgono quasi esclusivamente con il JARVIS MagneticDays, ma abbiamo inserito anche un programma di potenziamento specifico da svolgere in palestra.”

Firenze Triathlon | Eduardo Espuna

“Nell’ambito triathlon – ha detto Buccoliero – sarò seguito da Coach Eduardo Espuna e, visto l’imminente inizio delle gare, ci stiamo dando molto da fare. Inizialmente abbiamo fatto qualche test, poi mi ha voluto vedere in bici e in carrozzina (corsa), per capire bene la situazione e dove poter lavorare per migliorare. È una sfida che lo stimola molto e, ad essere sinceri, stimola anche a me avere l’opportunità di poter lavorare con persone molto preparate perché da un lato mi rassicura e dall’altro mi dà anche la possibilità di migliorare. Al momento mi trovo a Lake Placid, in America, per i Mondiali di bob, sempre con il mio inseparabile JARVIS, dove rimarrò fino a fine marzo. I primi di aprile invece, disputerò le prime gare crono ed in linea in handbike a Marina di Massa. Per il primo triathlon invece, toccherà aspettare la fine aprile con un Super Sprint a Milano.”

Eduardo Espuna | Firenze Triathlon 1

Con Antonio Serratore e Veronica Yoko Plebani (rispettivamente Coach e atleta della Nazionale Italiana di Paratriathlon) c’eravamo lasciati lo scorso luglio con un sogno da realizzare chiamato Olimpiadi di Tokyo 2020. Tutto comincia ad inizio 2018 dopo i primi risultati importanti raggiunti da Veronica nei primi 6/7 mesi di lavoro, che la proiettano subito tra le prime 6 atlete del mondo. Da lì l’idea di provarci: “In termini di qualifica – racconta Veronica – è stato un passo estremamente importante ed incoraggiante, tanto da accrescere la nostra motivazione e la voglia di continuare a lavorare sempre meglio.”

Il Paratriathlon mi ha cambiato la vita!” Così aveva detto invece Coach Serratore qualche tempo fa, sottolineando come questo sport avesse stravolto un po’ quelli che erano i suoi piani fino a quel momento, catapultandolo in una scuola di vita, quella del Paratriathlon, dove l’ispirazione più grande per una persona con disabilità è quella di riuscire ad esprimersi in modo competitivo in tre discipline contemporaneamente.

In occasione del raduno tecnico con la Nazionale Italiana di Paratriathlon di un mese fa a Peschiera del Garda (Verona), Coach Antonio Serratore e Veronica Yoko Plebani si sono ritrovati per il primo collegiale della stagione, un appuntamento che ha rappresentato il punto di partenza verso il lungo percorso di qualificazione alle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020. Proprio in questa occasione, abbiamo rivolto ad Antonio e Veronica qualche domanda in più su quello che è stato il raduno e sugli obiettivi di questa nuova avventura.

Ciao Antonio, anche quest’anno sei nelle vesti di Coach della Nazionale Italiana di Paratriathlon. Come hai vissuto questo primo raduno del 2019?

Ciao a tutti! Nei primi due giorni, molto importante per me, spazio alla formazione di noi tecnici. Abbiamo condiviso insieme la strada da seguire verso Tokyo 2020, con l’obiettivo di monitorare gli atleti sotto tutti i punti di vista, dalla programmazione della stagione ai carichi di lavoro. Il terzo giorno poi, proprio insieme agli atleti, abbiamo ragionato sugli obiettivi del 2019 analizzando tutte le possibilità in cantiere. Con Veronica, dopo le gare di Milano e Yokohama (tappe importanti di WTS), inizierà il periodo di qualifica, momento fondamentale della stagione che andrà da giugno a ottobre. Saranno diverse le gare da affrontare, dove bisognerà arrivare preparati per riuscire a far meglio di ciò che già di buono è stato fatto nel 2018.

Quali lavori specifici state effettuando in questa parte di stagione?

La preparazione invernale per il ciclismo in questo periodo è concentrata sulla forza, sia attraverso l’allenamento indoor specifico con MagneticDays sia con uscite outdoor. JARVIS è uno strumento affidabile che ci permette di valutare periodicamente la condizione, e quindi la performance, di Veronica, senza mai interrompere l’allenamento. Questo è possibile anche grazie all’utilizzo di diversi test/allenamenti messi a punto da MD come il test incrementale 1:6, il test Joule e il test Crono Newton che sperimenteremo a breve. La grane variabilità offerta da MagneticDays è fondamentale per noi, perché ci permette di capire se la programmazione che abbiamo definito in precedenza raggiunge gli effetti desiderati. Dopo questo primo periodo di carico a livello muscolare, il programma di allenamento sui rulli JARVIS entrerà nello specifico dei ritmi e dello sviluppo della condizione.

Veronica Yoko Plebani | Olimpiadi Tokyo 2020

Ciao Veronica, dopo questa presentazione di Coach Serratore, come ti senti nel sapere di essere già tra le prime 6 atlete più forti del mondo in poco più di un anno di Paratriathlon?

Ciao a tutti! Beh, direi che è una bella responsabilità! Gareggiare e potermi confrontare con atlete che praticano triathlon da anni e hanno già partecipato ad una Paralimpiade in questa disciplina, mi fa sognare e sperare. Il mio obiettivo in questo percorso di qualificazione è di crescere costantemente per provare ad arrivare davvero vicina al podio nel 2020. Quando ho cominciato a praticare triathlon nel marzo di due anni fa, non avevo grandi aspettative e non pensavo di poter già raggiungere questi livelli in così poco tempo. Evidentemente però, il mio corpo – quella “macchina” che avevo allenato molto con la canoa fino al 2016 – aveva solo bisogno di adattarsi ai nuovi allenamenti per poter ricominciare a “viaggiare”.

Quanto conta l’allenamento sui rulli nella tua programmazione e qual è stata la tua prima impressione dopo aver pedalato con MagneticDays?

Non avendo molta esperienza in bici, l’allenamento sui rulli e l’allenamento indoor in particolare, mi ha permesso da subito di avere molti dati a disposizione ed un feedback costante, aspetto fondamentale che ho riscontrato già dall’anno scorso quando utilizzavo spesso i rulli per bici MD del mio allenatore Antonio. Il miglioramento su strada e in gara è stato più che evidente, e questo era qualcosa di cui avevo veramente bisogno.

Da quando hai cominciato ad utilizzare i rulli per bici JARVIS, cosa percepisci di diverso nel tuo allenamento indoor? E cosa vorresti suggerire a chi non ha ancora ha avuto modo di provarli?

La differenza vera, per me, sta nella possibilità di programmare l’allenamento in maniera davvero accurata, sulla base dei risultati dei test incrementali ai quali mi sottopongo ciclicamente. Un programma di allenamento sui rulli che riesce a fare questo, come solo MagneticDays può fare, mi fa percepire l’efficacia di ogni seduta. Inoltre, i dati che otteniamo da ogni allenamento ci stanno aiutando ad analizzare molto velocemente i miei miglioramenti. L’unico consiglio che mi sento di dare è: PROVATELI, sentirete la differenza!

Olimpiadi Tokyo 2020 | Veronica Yoko Plebani

La realtà del Paraciclismo, profonda sia dal punto di vista umano che sportivo, è in grado di raccontare imprese emozionanti che rimangono scolpite nella mente e nei cuori di chi ha la fortuna di poterle vivere in prima persona. Federico Sannelli, Paolo Bettinelli e Federico Locatelli sono tre giovani professionisti che con impegno, studio e passione hanno dato vita al progetto OTB Cycling Improving Performance, centro all’avanguardia di Melegnano (Milano) focalizzato sulla preparazione atletica di sport paralimpici, ciclismo, running e triathlon, attraverso l’utilizzo dell’unico strumento scientifico per l’allenamento indoor: i rulli per bici MagneticDays.

Ad oggi, oltre agli atleti non vedenti, il Paraciclismo comprende anche quelli con paralisi cerebrale, amputazioni e altri handicap fisici. Gli atleti gareggiano su biciclette, tricicli, biciclette tandem o handbike in base alle caratteristiche ed al grado della loro disabilità. Il programma delle gare di Paraciclismo prevede prove di sprint, inseguimento individuale, cronometro di 1000 metri, gare su strada e cronometro su strada sia individuali che a squadre.

rulli per bici | paraciclismo | otb cycling

Ciao Federico e grazie per questa piccola intervista! Quali sono le differenze, in termini di preparazione atletica, tra un atleta di handbike ed uno di ciclismo?

Potremmo discutere per ore prima di rispondere a questa domanda. Il mondo dello sport Paralimpico richiede una capacità di personalizzare il lavoro da proporre agli atleti che poche volte abbiamo riscontrato nel ciclismo praticato da normodotati. Ogni atleta, anche se della stessa categoria, è diverso dall’altro. Le espressioni di potenza sono naturalmente ridotte rispetto al mondo dei normodotati e questo implica un’attenzione maniacale nella stesura dei ritmi di allenamento. Molte volte aumentare di soli 10 Watt implica il passaggio da un’andatura lenta ad un’altra impegnativa. Sbagliare il dosaggio dei carichi di lavoro non può provocare solamente stanchezza o overtraining, ma può creare infezioni alle vie urinarie, sovraccarichi alle articolazioni e altri disturbi, tutti condizioni che posso vanificare il lavoro di mesi.

OTB Cycling è stato uno dei primi centri a scegliere i rulli per bici MagneticDays. Come e quanto vi aiutano nella gestione delle preparazioni degli allenamenti?

Come accennato poco fa, il ciclismo Paralimpico prevede espressioni di potenza ridotte rispetto al ciclismo praticato da normodotati. Avevamo di conseguenza la necessità di trovare uno strumento che ci garantisse la massima precisione e la massima libertà di azione. Volevamo poter impostare qualsiasi protocollo di test senza nessun tipo di limitazione, e MagneticDays rispondeva a tutte queste caratteristiche, contribuendo notevolmente nella preparazione dei nostri atleti. Successivamente abbiamo iniziato ad utilizzare il sistema MD non solo per la valutazione funzionale dei nostri clienti ma anche per effettuare allenamenti specifici, test sulla frequenza di pedalata per le prove a cronometro o per la riabilitazione di atleti infortunati che dovevano rientrare alle gare il prima possibile. I rulli MagneticDays ci permettono di svolgere qualsiasi tipologia di lavoro garantendo sempre la massima precisione ed affidabilità. Per il mondo del ciclismo paralimpico e per il metodo di lavoro OTB queste sono caratteristiche fondamentali.

Quali sono stati fino ad ora i tuoi risultati più importanti?

Sicuramente entrare a far parte della Nazionale Italiana di Paratriathlon in qualità di tecnico è stata una grandissima soddisfazione, così come quella di poter partecipare alle principali competizioni internazionali e alle qualificazioni per le Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, dove con i nostri atleti abbiamo ottenuto 5 medaglie d’oro, 1 d’argento e 1 di bronzo.

paraciclismo | otb cycling | rulli per bici

Come viene pensato un allenamento per un atleta di handbike con i rulli per bici firmati MagneticDays?

Utilizziamo il sistema MagneticDays principalmente in 3 differenti modi: per la valutazione funzionale degli atleti (handbikers e ciclisti), per le prove di critical power (o allenamenti specifici a potenze costanti per preparare al meglio le prove contro il tempo) e per effettuare lavori specifici ad alte intensità dove le variazioni di ritmo sono molto frequenti. Nella valutazione funzionale possiamo impostare qualsiasi tipologia di protocollo, creando in questo modo dei test specifici per ogni singolo atleta basandoci sul livello di disabilità e sulle capacità personali. Abbiamo sperimentato i rulli per l’allenamento indoor di MagneticDays per preparare alcune gare a cronometro, impostando prove a carico costante, prove di sopportazione del carico e test sulla frequenza di pedalata ideale in base alla potenza espressa. Siamo riusciti a trarre importanti informazioni che abbiamo sperimentato successivamente in velodromo e poi in strada. Per quanto riguarda gli allenamenti ad alte intensità impostiamo dei protocolli di lavoro con numerose variazioni di ritmo, sia watt che rpm. In questo modo l’atleta riesce a concentrarsi solamente sul lavoro e sulla fatica senza distrarsi da altri fattori esterni. Abbiamo notato che molti allenamenti di questo tipo vengono eseguiti meglio in laboratorio utilizzando MagneticDays piuttosto che in strada.

I momenti di formazione sono sicuramente una delle caratteristiche vincenti di OTB Cycling. Qual è la vostra idea di allenamento?

In tanti ci hanno chiesto e ci chiedono quale sia il nostro metodo di allenamento. Rispondiamo sempre che un vero e proprio metodo OTB non esiste. OTB Cycling vuole offrire un servizio di coaching, ovvero affiancare un professionista ad ogni singolo atleta che intervenga e si confronti sull’allenamento, sul calendario gare, su questioni tecniche e tanto altro. Riteniamo che ogni atleta si unico e diverso da tutti gli altri clienti, quindi cerchiamo di personalizzare al 100% il lavoro da proporre. Abbiamo un rapporto molto stretto con i nostri clienti perché riteniamo che lo scambio di informazioni e di dati sia essenziale per raggiungere traguardi importanti. Cerchiamo e vogliamo curare ogni singolo dettaglio per raggiungere l’obiettivo che ci prefiggiamo.

otb cycling | rulli per bici | paraciclismo

Chi l’ha detto che i giovani non hanno voglia di fare nulla? Antonio è un ragazzo di 26 anni e ha dalla sua una grande esperienza in ambito in sportivo. Tecnico, Coordinatore del settore giovanile ed Age Group della 707team (giovane società sportiva con grandi ambizioni), dal 2018 è nello staff tecnico della Nazionale Italiana di Paratriathlon e tecnico dell’atleta Veronica Yoko Plebani, giovanissima paratleta specializzata nella canoa, snowboard e triathlon, con risultati importanti in tutte le discipline!

Ciao Antonio e complimenti prima di tutto. A dispetto della tua giovane età hai già curriculum di tutto rispetto. Qual è stata la tua formazione fino ad ora?

Ho una laurea in Scienze Motorie presso l’Università di Brescia ed una Laurea Magistrale in “Scienze e Tecniche dell’attività motoria preventiva ed adattata” conseguita presso lo stesso ateneo. Sono allenatore FITRI 3° livello, Istruttore 2° livello FIN e Personal Trainer CFT2 ISSA. Nel dicembre 2017 sono stato premiato come migliore tecnico lombardo a livello giovanile. Lo sport è il mio lavoro, il triathlon in particolare. Mi sono approcciato a questa disciplina solo quattro anni fa, prima come atleta e poi come allenatore. Quest’anno ho dovuto accantonare l’attività di atleta in quanto l’impegno come allenatore è diventato full time nel seguire tutta l’attività giovanile, il paratriathlon e gli Age Group, e questo è un impegno che richiede molto tempo e un dispendio non indifferente di energie fisiche e mentali che non mi permettono di concentrami sull’allenamento a livello agonistico.

Antonio Serratore | 707team | kids | Fitri | Santini Maglificio Sportivo

Qual è la molla che ti spinge a fare bene il tuo lavoro?

Ho sempre pensato che il destino di una persona lo scriva la persona stessa. Il mio motto è sempre stato: “TESTA, CUORE e GAMBE”, perché solo con questi tre elementi si possono raggiungere gli obiettivi prefissati. Bisogna lavorare con passione, affrontare ogni cosa con il sorriso e mettere l’anima in ogni cosa che si fa. Credo nei miei atleti e cerco di dare loro tutte le possibilità che meritano, provando ad insegnare che nella vita ci sono sogni e opportunità da cogliere, ambizioni da avere e obiettivi da raggiungere, e per tutto ciò non servono solo parole ma un duro lavoro, perché questo è ciò che gratifica e rende grande ogni cosa, piccola o grande che sia.

Con MagneticDays hai un rapporto speciale, essendo con molta probabilità uno dei primi giovani che ha creduto da subito nell’efficacia del nostro Sistema di allenamento. Qual è il tuo pensiero al riguardo?

Ritengo MagneticDays uno strumento molto utile in una programmazione di allenamenti, invernali o estivi che siano, non c’è differenza. E’ preciso ed affidabile, versatile e comodo per l’esigenza del triatleta che può facilmente trasportarlo in ogni luogo di lavoro così come in palestra, ma anche in piscina per l’esecuzione di allenamenti combinati nuoto-corsa, molto utili in questa disciplina. E poi diventa utilissimo per lavorare in maniera mirata con i Watt, Newton ed RPM, e questo è un qualcosa che, se non si dispone di uno strumento così, non può essere riprodotto su strada con gli stessi risultati. Come tecnico, utilizzo MD sia per effettuare test di soglia (molto utili per valutare le condizioni dell’atleta – come Veronica o alcuni giovani per esempio – e “fotografarlo” in quel preciso momento) sia per effettuare allenamenti mirati o specifici sulla singola frazione o in combinato con altre attività. MagneticDays mi ha dato la possibilità di lavorare con uno strumento polivalente dove puoi allenare triatleti, ciclisti e perché no, anche runners!

Che rapporto hai con Veronica? E quali sono i vostri obiettivi?

Con Veronica c’è stata fin dal primo giorno una grande intesa. Il nostro rapporto va oltre quello tra l’atleta e il coach.  Veronica è una grande atleta, forte mentalmente e fisicamente, ma è anche una grande persona, meticolosa sull’alimentazione e molto organizzata nella sua giornata, dagli allenamenti allo studio e allo svago, fino a praticare altre attività oltre il triathlon.. insomma, non si fa mancare niente. I nostri obiettivi non possiamo nasconderli, vogliamo raggiungere la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e per fare ciò abbiamo iniziato il nostro percorso di lavoro insieme dall’inizio del 2018 dopo che Veronica ha cominciato a praticare triathlon. Da gennaio ad oggi (6/7 mesi di lavoro) abbiamo raggiunto risultati davvero importanti in termini prestativi in ogni singola disciplina, e questo ha accresciuto la nostra motivazione e la voglia di continuare a lavorare sempre meglio. Le prime gare internazionali di quest’anno proiettano Veronica tra le prime 6 atlete al mondo e questo, in termini di qualifica, è estremamente importante.

Paratriathlon | Fitri | Veronica Yoko Plebani | Marco Bardella | ITU | Triathlon | Arena

Paratriathlon scuola di vita

“Il Paratriathlon – racconta Antonio – è stato per me inaspettato, considerando quella che doveva essere la stagione in arrivo. Ha cambiato un po’ quelli che erano i piani ma mi ha cambiato la vita. È un ambiente motivante che ti fa capire fin da subito il senso che questo sport può dare alla vita delle persone che lo praticano, e che grazie ad esso crescono giorno dopo giorno. Il triathlon, dal mio punto di vista, è uno sport bello e motivante per chiunque ma, il Paratriathlon, per una persona con disabilità fisica, diventa l’ispirazione più grande. La Nazionale è un ambiente giovane, nello staff tecnico c’è grande collaborazione e confronto per il bene dell’atleta e per l’obiettivo comune che si ha, e questa è una condizione molto importante.

Veronica è una forza della natura, mi piace vedere la motivazione che mette ogni giorno nell’allenamento e in tutte le cose che fa. Come dice il mio Presidente, è una guerriera, ha carattere, e quando sei un atleta questo è importantissimo perché ti mette sopra tutto, ti fa sconfiggere le paure, non ti demoralizza ma ti fa crescere. Non ci sono – NO – ma solo risposte attive e concrete. Ecco, una cosa che ho imparato e che mi piace molto è proprio questa, avere carattere e un atteggiamento attivo. Per me, Veronica ma anche tutto il movimento Paratriathlon, è fonte continua di motivazione, così come lo sono tutti i miei piccoli e grandi atleti e le loro famiglie, che spero possano percepire un messaggio positivo non solo di sport ma anche di vita, proprio come una scuola.”

Paratriathlon | Piton | Veronica Yoko Plebani | Kask Cycling | Vision Tech | Vision | Arena | Northwave